Poker dei greci col Krasnodar, i croati battono 2-0 il Rosenborg e i serbi fermano lo Young Boys
Ufficialmente sono 26 le qualificate alla prossima Champions League ma, in pratica, sono già 27. L'Olympiacos batte infatti 4-0 il Krasnodar nell'andata dei playoff e può affrontare in serenità il ritorno in Russia. Bene anche la Dinamo Zagabria, che sconfigge 2-0 il Rosenborg. Tutto aperto tra Young Boys e Stella Rossa, che danno vita a un pirotecnico 2-2: la qualificazione si deciderà al Marakana di Belgrado.
OLYMPIACOS-KRASNODAR 4-0
Il Karaiskakis del Pireo è una bolgia bianca e rossa. L'Olympiacos si gioca un bel pezzo di qualificazione ai gironi di Champions. E a giudicare dall'andata, si può dire che il discorso sia chiuso già dopo 90 minuti. Il Krasnodar, anche sfortunato per l'infortunio di Cabella, non si vede quasi mai. Nei greci sono in serata di grazia Valbuena e Podence, che agiscono sulle fasce a supporto di Guerrero. È proprio lo spagnolo a sbloccare il risultato al 30': destro a giro sul palo lungo, Safonov non ci arriva. La reazione dei russi sta tutta in un palo di Berg (peraltro in fuorigioco), per il resto è dominio dell'Olympiacos. Nella ripresa i padroni di casa abbassano il ritmo ma paradossalmente trovano le tre reti della tranquillità. Randjelovic entra in campo al 75' e in dieci minuti (78' e 85') il suo destro fa male per due volte ai russi. Chiude il discorso Podence (89') con un gran pallonetto che beffa Safonov.
YOUNG BOYS-STELLA ROSSA 2-2
Pareggio prezioso per la Stella Rossa, che per alcuni minuti dà l'impressione di poter fare il colpaccio a Berna. Lo Young Boys va in vantaggio al 7' con Assalé, scattato sul filo del fuorigioco. Risposta immediata degli ospiti, che fanno 1-1 con un colpo di testa di Degenek. Traiettoria strana ma efficace quella del centrale australiano, che sfrutta un assist di Marko Marin. L'ex Fiorentina sfiora la gioia personale pochi minuti più tardi, ma il suo tocco vellutato di sinistro viene salvato sulla linea da Lustenberger. In apertura di ripresa ancora Marin entra nel raddoppio di Garcia (46'), all'esordio con i serbi. La partita è spettacolare, ci sono occasioni da una parte e dall'altra: Borjan risponde da campione su Martins Pereira e Ngamaleu, Assalé va vicino alla doppietta ma tira a lato all'altezza dell'area piccola. Un episodio dà il pari agli svizzeri: un fallo in area di Boakye, ex Genoa e Sassuolo, viene punito dal Var, Hoarau spiazza con freddezza il portiere dagli 11 metri (76'). Nei minuti finali lo Young Boys punta deciso al 3-2, ma i serbi strappano un pareggio giusto, consapevoli di potersi giocare il ritorno in casa. E passare al Marakana non è facile: ne sa qualcosa il Liverpool campione d'Europa, sconfitto 2-0 l'anno scorso.
DINAMO ZAGABRIA-ROSENBORG 2-0
Tutto facile per la Dinamo Zagabria, che batte il Rosenborg nel segno di due vecchie conoscenze del calcio italiano: Bruno Petkovic (ex Bologna, Catania e Trapani) e Mislav Orsic, che ha giocato una stagione allo Spezia. È Petkovic a sbloccare il risultato dopo 7 minuti, su calcio di rigore. Orsic raddoppia al 28' sfruttando una disattenzione difensiva dei campioni di Norvegia. Il Rosenborg si sveglia solo nella ripresa, ma la reazione degli ospiti si ferma alla traversa di Adegbenro. Il finale è tutto per la Dinamo, che per due volte potrebbe fare tris, trascinata dalla qualità di Dani Olmo. È dell'Under 21 spagnolo l'ultima occasione del match, il Rosenborg si salva in angolo. Per ribaltare la situazione, ai norvegesi serviranno tre gol di scarto nel ritorno.