Il Bayern sta per cambiare allenatore, il Real si è pentito di averlo cambiato, lo United non ha continuità
Ci sono stagioni che nascono e si sviluppano alla luce di segnali forti del destino. Quella attuale sembra seguire questa strada, un cammino che una specie di cometa sta indicando alla Juventus per arrivare all'estasi finale, quella della Champions. I segni sono troppo evidenti: da una parte c'è l'assoluto agio con il quale Allegri e i suoi giocatori stanno portando avanti il loro percorso immacolato in campionato. A un terzo del calendario si possono già fare dei calcoli e questo può essere solo rassicurante per tutti. Ma contemporaneamente in Europa almeno tre delle dieci grandi continentali stanno attraversando uno dei peggiori momenti della loro storia recente: Bayern Monaco, Real Madrid e Manchester United. Non si può poi dire che Barcellona e Atletico Madrid siano al top e facendo due calcoli veloci al momento attuale le vere corazzate sono Juventus, Manchester City e a modo suo il Paris Saint Germain che però si porta dietro il peso di una Ligue 1 poco o per niente allenante per gli impegni seri.
LE ORE CONTATE DI KOVAC
La lunga agonia del Bayern Monaco sembra destinata a concludersi a strettissimo giro di posta. Il club principe del calcio tedesco dopo il 3-3 dell'ultima gara contro il Fortuna Dusseldorf, si trova a 9 punti di distacco dalla capolista Borussia Dortmund. Il rapporto tra l'allenatore Niko Kovac e lo spogliatoio è deteriorato da tempo per mille motivi, alcun senatori della squadra gli giocano palesemente contro. Nel frattempo è vero che contro il Benfica ai tedeschi basta un punto per conquistare aritmeticamente la qualificazione agli ottavi, ma è anche vero che il Bayern non vince dal 27 ottobre contro il Mainz e nelle ultime otto partite ha racimolato 2 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte. I dirigenti sono pronti alla svolta. Secondo l'autorevolissimo Bild, il candidato numero uno per la panchina è Arsène Wenger, al quale un'altra testata calcistica degna di fede, KIcker, aggiunge anche Zinedine Zidane. E' chiaro che Kovac non può durare ancora molto, la stagione del Bayern rischia di diventare fallimentare.
SOLARI "SEMBRAVA" UN FENOMENO
Complicata anche la stagione del Real Madrid. Forse perché non c'è più Cristiano Ronaldo a risolvere i problemi, forse perché non è stato sostituito da un campione all'altezza, o forse più semplicemente perché è finito un ciclo. Le prime quattro partite di Santiago Solari sulla panchina si sono concluse con altrettante vittorie, ma se si vanno a rileggere i nomi delle avversarie viene spontaneo il commento: "E ci mancherebbe che non le avessero vinte". Appena ha dovuto metterci qualcosa del suo, l'indiecito è pesantemente naufragato sul campo dell'Eibar (da sottolineare: Eibar), commettendo una serie di errori da dilettante allo sbaraglio ed emarginando giocatori come Isco e Asensio che nel recente passato hanno alzato non poco il tasso tecnico della squadra. A gennaio, il Real sta pensando a una rivoluzione che potrebbe investire anche il settore tecnico, al momento quelle che girano per l'Europa sono solo maglie bianche, senza lo spirito della storia che le accompagna. Alcuni giocatori, in particolare Gareth Bale, stanno dando una bassissima percentuale di quello che potrebbero dare.
LE SFURIATE DI MOU
Se il Manchester United avesse perso a Torino anziché vincere, oggi sulla sua panchina avrebbe un allenatore diverso da José Mourinho. Ma la credibilità dello Special One non può essere eterna e le sue sfuriate degli ultimi giorni sono un segnale chiaro: nel futuro anteriore, se non in quello quasi immediato, dirà grazie e addio a Old Trafford. Nel frattempo porterà avanti una stagione partita tra alti e bassi, che non sta andando benissimo in Champions e non sta andando bene in campionato. Mourinho è un nome plausibile per il Real Madrid del futuro, così come Antonio Conte si sentirebbe davvero felice se ricevesse la chiamata da parte dei Red Devils per una ricostruzione ragionata.
CHE OCCASIONE PER QUESTA JUVE
L'idea che la Juve sia una corazzata quasi invincibile (episodio United a parte) si sta affermando in Europa e non solo in Italia e anche i più illustri commentatori stranieri danno ormai i bianconeri per netti favoriti nella corsa al trofeo che si assegnerà al Wanda Metropolitano, stadio dell'Atletico Madrid. In fondo l'acquisto di Cristiano Ronaldo è stato pensato e realizzato proprio con questo scopo, con un valore aggiunto: CR7 da splendido solista in un gruppo di supersolisti si è trasformato in uomo-squadra capace di regalare assist e non solo gol. Anche questi sono segnali che sembrano condizionare la stagione, ma a favore di Allegri e dei suoi.