Poker Chelsea, Juve travolta
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In mezzo si salva solo Locatelli, Chiesa non trova la posizione di seconda punta
JUVENTUS
Szczesny 6 – Dimenticate le incertezze di inizio stagione, svetta quasi sempre nella sua area e al 37’ del primo tempo fa a prendere un diagonale serio di James.
Cuadrado 5 – Ha sempre dimostrato di poter fare il terzino, ma un conto è una partita di ordinaria amministrazione, altra è trovarsi in mezzo tra Chilwell e Hudson-Odoi. Lì si soffre. Dal 36’ st De Winter sv.
Bonucci 6 – Continua il momento positivo di questo esperto difensore che dirige con personalità e chiude con puntualità le incursioni dei giocatori di Tuchel, almeno fino a quando gli è possibile.
De Ligt 5 – Sempre difficile da superare nell’uno contro uno, fisicamente non ha limiti, mentre tecnicamente ha ancora molto da imparare.
Alex Sandro 4,5 – In grande sofferenza di suo, non riceve grandissimo aiuto da Rabiot che non lo scherma a sufficienza e comunque fatica a prendere le misure agli attaccanti avversari.
McKennie 5 – Prestazione con poche luci e molte ombre, perché alterna dei momenti gladiatori in cui protegge Cuadrado a momenti più complicati in cui lascia spazi sanguinosi alle sue spalle.
Bentancur 4,5 – Poco consistente in fase di non possesso e spesso impreciso in fase di possesso, compare tra gli autori di una mezza cosa giusta verso la fine del primo tempo, con un tiro fuori. Dal 14’ st Dybala 5,5 – Paga una condizione fisica ancora precaria che lo tiene lontano dal fulcro del gioco. Ha meno colpe degli altri, sicuro.
Locatelli 6 – Primo tempo di lotta e di governo, con grande attenzione nella fase di non possesso e totale lucidità al momento di giocare la palla. Poi diventa buio anche per lui come per il resto della squadra. Dal 23’ st Arthur 5,5 – Quando entra c’è ormai poco da fare e da salvare.
Rabiot 5 – Alterna momenti da giocatore vero ad altri da ragazzino svagato nonostante i continui richiami di Allegri che cerca di fargli rispettare i compiti.
Chiesa 5 – Il fatto di non avere un binario preciso da percorrere sembra svantaggiarlo. Cerca e non trova la posizione di seconda punta in una serata che lo vede poco lucido e poco protagonista. Dal 36’ st Kulusevski sv.
Morata 6 – Il primo a reagire con rabbia all’inizio complicato della squadra e il primo juventino a costruirsi un’occasione importante poco prima della mezz’ora di gioco. Al suo attivo anche molti recuperi difensivi. Dal 23’ st Kean 5 – Apparizione senza molto significato visto il momento in cui entra.
Allenatore Allegri 5 – Ha pensato troppo presto che sarebbe stato meglio limitare i danni, dopo il primo tempo poteva pensare di raddrizzarla ma forse sarebbe servito un colpo di genio che in quel momento non è arrivato.
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CHELSEA
Mendy 6 – Serata senza grandi ansie e senza parate decisive, forse non se l’aspettava nemmeno lui così facile.
Chalobah 7 – Fin dall’inizio si capisce che ha una carica in più degli altri, che giocare titolare in Champions lo esalta. E infatti è prontissimo a deviare in porta il pallone dell’1-0, sia pure dopo un tocco di mano di Rudiger.
Thiago Silva 7 – Rischia l’incolumità salvando al 28’ del primo tempo in acrobazia una conclusione in pallonetto di Morata, poi resta in campo anche in condizioni non ottimali ma sempre con grande presenza.
Rudiger 7 – Fisicamente si capiva che era un carrarmato anche ai tempi della Roma, ma in questi anni ha imparato molte cose dal punto di vista tattico e anche tecnico. Di testa la prende sempre.
James 8 – Un treno che corre sulla fascia destra, sempre, recupera palloni e riparte a velocità supersonica. Difficile da contrastare per la difesa juventina, non a caso il 2-0 è tutto suo per preparazione e conclusione. Notte da fenomeno.
Kantè 6 – Viene schierato in un’insolita posizione alta, a ridosso delle punte, dove incide decisamente meno rispetto a quanto può muoversi a tutto campo. Non sta benissimo ed è costretto a uscire. Dal 37’ st Loftus-Cheek 6,5 – Porta a spasso con la sua creatività la difesa juventina, soprattutto in occasione dell’assist per il 3-0.
Jorginho 6 – Dire che è tornato quello degli Europei sarebbe una forzatura. Gioca una partita “di mestiere”, perché l’intelligenza era e resta sopraffina, anche se il periodo non è atleticamente esaltante. Dal 31’ st Saul sv
Chilwell 6,5 – Punta sempre dritto l’area avversaria sfruttando qualche spazio che McKennie gli lascia quando entra un po’ troppo all’interno. E quando parte sono guai. Dal 26’ st Azpilicueta 6 – Solita grande professionalità e presenza utile.
Ziyech 6,5 – lasciato libero di seguire la sua ispirazione e il suo istinto, o forse è solo un’impressione, perché in realtà non è tra i più pericolosi dei suoi. Ma non per questo è insufficiente, anzi il suo lo fa eccome.
Pulisic 5 – Fa il finto centravanti, ruolo che non sembra calzargli a pennello, anche e soprattutto perché gioca in una squadra che teoricamente i centravanti veri li ha. Esce insoddisfatto, come è normale. Dal 26’ st Werner 6,5– Una manciata di minuti, un buon allenamento per lui, che forse è più pronto di Lukaku a giocare sul serio. Infatti segna il 4-0 nel recupero.
Hudson-Odoi 6,5 – Parte di slancio con qualche iniziativa pericolosa, poi piano piano perde i riferimenti con i compagni d’attacco e diventa più mansueto. Apparentemente, perché poi va a segnare il 3-0. Dal 31’ st Mount sv.
Allenatore Tuchel 7,5 – Prepara la partita con il preciso intento di vincere per mettere le mani sul primo posto nel girone e l’atteggiamento in campo è quello di una grande squadra.