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VERSO JUVE-MACITY

City, Guardiola: "Juve miglior squadra italiana. Momento no? Normale, tornerà il sole"

Il tecnico catalano in conferenza: "Ho fiducia nella squadra. Dobbiamo giocare in modo semplice, la palla è la nostra forza"

10 Dic 2024 - 21:50
 © Getty Images

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Il Manchester City sbarca a Torino in uno dei momenti più difficili della sua storia recente. Pep Guardiola presenta in conferenza la sfida di Champions League contro la Juventus. "La Juve è la Juve. In Italia è la squadra migliore, una squadra storica, abituata a giocare con molta pressione, e la qualità c'è. Thiago Motta, vedete cosa sta cercando di fare. Hanno delle variazioni incredibili nel gioco...". Sul momento no: "Lottiamo per tornare a essere la squadra che siamo stati, ma dopo 8-9 anni un periodaccio ci può stare, ma torneremo. Queste cose succedono, la cosa eccezionale e strana è vincere 11 campionati su 14. Questo prima o poi doveva succedere dopo aver vinto 4 campionati di fila, 6 degli ultimi 7. Prima o poi tornerà il sole. È normale, succede a tutte le squadre e allenatori del mondo. Non è normale che dobbiamo vincere il Triplete ogni anno".

Il City sta pagando a caro prezzo i tanti infortunati, soprattutto a livello di difensori centrali. "Tutto quello che chiedo è di riavere i giocatori - ha aggiunto Guardiola -. Ma nel frattempo, amo essere in questa posizione. Preferirei non esserci... Ma ho pensato che fosse un privilegio, vincere sei Premier League su sette non è normale. Immagino che sia eccezionale...". Foden e Kovacic sono tra i convocati, ma difficilmente scenderanno in campo: "Non credo. Forse qualche minuto per Kova, ma non credo. Ma è bello averli di nuovo in squadra e in allenamento, e ovviamente che abbiano viaggiato con noi".

La ricetta per Pep è semplice: tornare a giocare come questa squadra sa fare. "Ciò che ci salverà è il modo in cui giochiamo. Gli errori sono conseguenze del non giocare come dobbiamo giocare. Dobbiamo giocare in modo così semplice! La nostra forza è la palla. La nostra forza in questi otto o nove anni è stata quella di correre come una squadra disperata quando non avevamo la palla, e con la palla è stata quella di essere incredibilmente pazienti. Non chiedo giocate come Cristiano Ronaldo e Lionel Messi. Non lo chiedo! Sono unici. Devono fare ciò in cui sono bravi...".

Piena fiducia nella squadra. "Ho piena fiducia, anche se i risultati da ora in poi saranno ancora peggiori. La fiducia nella mia squadra è innegabile. La fiducia nella mia squadra c'è sempre, perché mi hanno dato il privilegio, dopo nove anni seduto qui, di essere qui".

Poi un ringraziamento a chi in questi primi mesi ha tirato la carretta senza quasi mai rifiatare. "Non dimenticherò mai questo periodo, quello che Rico (Lewis, ndr) ha fatto per noi, come quello che Josko (Gvardiol, ndr) ha fatto per noi, così come Bernardo, Gundogan ed Erling Haaland... Giocare tutti i minuti durante il periodo più duro, questo non lo dimenticherò!".

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