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LA STANGATA

Fair Play Finanziario: Manchester City escluso dalle coppe per due anni

Durissima sentenza per il club di Guardiola, accusato di aver infranto le regole 'truccando' le cifre degli accordi di sponsorizzazione

14 Feb 2020 - 22:28

La UEFA ha escluso il Manchester City dalle coppe europee per le prossime due stagioni, oltre ad aver inflitto ai Citizens una multa da 30 milioni di euro, per la violazione del Fair Play Finanziario. Una stangata durissima per il club di Guardiola, che dovrà dire addio alla Champions League per aver infranto le regole 'truccando' le cifre degli accordi di sponsorizzazione (utilizzate per rientrare nei parametri). Come rilevato dalla Camera giudicante della UEFA, il club ha il diritto di presentare ricorso contro questa decisione dinanzi al tribunale arbitrale per lo sport. Pertanto, la UEFA non commenterà ulteriormente questa decisione in questa fase.

L'esclusione del City dalla massima competizione europea per club getta pesanti ombre anche sul futuro dello stesso Guardiola. Il tecnico spagnolo ha il contratto in scadenza nel giugno del 2021 e adesso potrebbe decidere di trovare il modo di liberarsi in anticipo. Almeno questo è quanto si augurano diversi club, tra cui la Juve, alla ricerca di un allenatore top level con cui andare a caccia proprio della Champions League..

IL COMUNICATO UEFA
“La UEFA prende atto della decisione della Camera arbitrale indipendente dell’Organismo di controllo finanziario del club (CFCB), emessa oggi, che includeva il seguente riassunto del suo contenuto ed effetto da annunciare come richiesto dalle Regole procedurali che regolano il CFCB”, si legge in una nota

“A seguito di un’audizione tenutasi il 22 gennaio 2020, la Camera Giudicatrice dell’Ente di controllo finanziario del club UEFA (CFCB), presieduto da José da Cunha Rodrigues, ha notificato oggi al Manchester City Football Club la decisione finale sul caso che è stato deferito dal CFCB Capo investigatore”.

“La Camera giudicante, dopo aver esaminato tutte le prove, ha riscontrato che il Manchester City Football Club ha commesso gravi violazioni del regolamento sulle licenze e sul fair play finanziario del club UEFA sopravvalutando le entrate delle sue sponsorizzazioni nei suoi conti e nelle informazioni relative al break-even presentate alla UEFA tra il 2012 e 2016”.

“La Camera giudicante ha anche riscontrato che, in violazione del regolamento, il Club non ha collaborato alle indagini sul caso da parte del CFCB”.

“La Camera giudicante ha imposto misure disciplinari al Manchester City Football Club stabilendo che sarà escluso dalla partecipazione alle competizioni UEFA per club nelle prossime due stagioni (vale a dire le stagioni 2020/21 e 2021/22) e pagherà una multa di 30 milioni di euro”.

“La decisione della Camera giudicante è soggetta a ricorso al Tas. Se il Manchester City Football Club esercita tale diritto, l’intera decisione motivata della Camera giudicante non sarà pubblicata prima della pubblicazione del premio finale da parte del CAS. ”

IL COMUNICATO DEL CITY
“Il Manchester City è contrariato, ma non sorpreso dalla decisione dell’UEFA. Il club ha sempre affermato di dover trovare uno strumento di giudizio indipendente e imparziale per poter considerare in modo imparziale la totalità delle prove incofutabili a sostegno della posizione della società. Nel 2018 il capo investigatore dell'Uefa aveva presentato pubblicamente le sanzioni che intendeva infliggere al Manchester City prima ancora che fosse avviata qualsiasi indagine. E quindi non c'erano dubbi sui risultati a cui avrebbe portaro il processo UEFA, imperfetto e costantemente trapelato sui media. Il club ha presentato formalmente ricorso. In poche parole, questo è un caso avviato dall’UEFA, perseguito dall’UEFA e giudicato dall’UEFA. Il club cercherà un giudizio imparziale nei minori tempi possibili e in primo luogo al Tribunale Arbitrale per lo Spor”.

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