Se il sorteggio eviterà il derby tra Milan e Juventus, sono queste le eventuali avversarie ai playoff
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Giusto e lecito sperare che non si arrivi, nel sorteggio dei playoff di Champions, a un derby italiano tra Milan e Juventus. Le altre avversarie possibili, però, sono tutt'altro che semplici da affrontare. I rossoneri hanno il vantaggio di giocare in casa la partita di ritorno, così come l'Atalanta, ma le due olandesi, Psv Eindhoven e Feyenoord, non sono certo squadre da sottovalutare. Soprattutto la prima che sta volando in Eredivisie. Un po' più semplice, sulla carta, l'impegno per la squadra di Gasp che pescherà una tra Bruges e Sporting Lisbona.
PSV EINDHOVEN
Dall'arrivo di Peter Bosz in panchina, il club ha svoltato. Campionato vinto al primo colpo (con uno score di 29 vittorie, 4 pareggi e una sola sconfitta) e primo posto anche nella stagione in corso dove ha iniziato inanellando 10 successi di fila. Solo l'Ajax di Farioli riesce a tenere il passo della capolista. Bosz è conosciuto come uno degli allenatori più offensivi del calcio internazionale. Fama che lo ha portato alla guida di Dortmund e Leverkusen in Bundesliga e Lione in Ligue 1. Teorico della regola dei 5 secondi, quelli entro i quali la squadra deve riconquistare il pallone appena perso, vuole la linea alta per accompagnare il pressing portato già dalle punte. In fase offensiva l'esterno alto e quello basso non devono mai giocare lungo la stessa linea verticale, ma devono tagliare il campo in diagonale. L'idea di base è il 4-3-3 che può variare come in occasione della vittoria sul Liverpool, in cui è stato scelto un più prudente 4-4-1-1. I punti di forza sono il centrale difensivo francese Olivier Boscagli, una sorta di regista aggiunto, il play Veerman, gli altri centrocampisti Tillman, Til, Schouten, le ali Saibari e Bakayoko e le punte Pepi e de Jong. La Juve, comunque, a settembre le ha rifilato un secco 3-1 all'Allianz.
FEYENOORD
La partenza di Slot per Liverpool è stato un duro colpo per il club olandese che ora si ritrova a 13 punti dalla vetta in Eredivisie e anche in Champions ha avuto un cammino altalenante. Al suo posto è stato scelto Brian Priske, allenatore danese, uno degli artefici del miracolo Midtylland, la squadra costruita sugli algoritmi. Formazione capace di colpi straordinari, come la vittoria netta sul Bayern, e di tracolli clamorosi, come i 6 gol presi dal Lille una settimana dopo, il Feyenoord sfrutta la lezione dell'ex allenatore, ora al Liverpool, su alcuni concetti base, come la ricerca della velocità e una manovra offensiva senza troppi fronzoli. Schierata con il 4-3-3, in difesa può contare sullo slovacco Hancko, pallino della Juventus, mentre il tridente, vera forza della squadra, ha come esterni il marocchino Hadj Moussa sulla destra e il marocchino Paixao a sinistra, a supporto del messicano Gimenez, tormentone del mercato di gennaio del Milan.
BRUGES
Ha bloccato la Juventus senza darle grosse possibilità offensive, non che ci voglia molto di questi tempi, e ha rischiato di far uscire il City dalla Champions. La caratteristica del Bruges è quella di sapersi difendere bassa per poi colpire con azioni in velocità che tagliano il campo in pochi secondi. Basta vedere la rete che ha sbloccato la partita di Manchester. La qualità, però, è quella che è, anche se l'allenatore Hayen ha creato una squadra solida e difficile da affrontare. Il Milan di Fonseca, però, a ottobre non le ha dato scampo. Davanti al sempreverde Mignolet, ci sono solitamente quattro difensori a supporto di due mediani, il nigeriano Onyedika e lo svizzero Jashari. I punti di forza sono sulla trequarti, con l'esterno destro, il diciannovenne Talbi, la talentuosa mezza punta Vanaken e il greco Tzolīs a sinistra. La punta centrale è lo spagnolo Jutglà.
SPORTING LISBONA
L'addio di Amorim è stato più difficile del previsto da ammortizzare. Dalla sua partenza per Manchester, sponda United, la squadra di Lisbona ha già cambiato due allenatori. João Pereira non ha resistito a una serie di risultati negativi ed è stato esonerato. Al suo posto è arrivato Rui Borges, dal Vitoria Guimarães. L'Atalanta ha già eliminato lo scorso anno i portoghesi nella cavalcata che ha portato Gasperini ad alzare l'Europa League. Lo Sporting attuale è un ibrido, cosa facilmente comprensibile se si cambiano tre guide tecniche in pochi mesi. E' stato abbandonato, per esempio, il 3-4-3 di Amorim per una difesa a quattro. Nel 4-2-3-1 di Borges, ha grande importanza l'ex centrocampista del Lecce Hjulmand, oltre al bomber stagionale, lo svedese Gyökeres, il trascinatore della stagione travagliata dello Sporting. Altro giocatore fondamentale è l'esterno destro offensivo Trincao.