Nerazzurri contro il Real con l'obiettivo di strappare il primato del girone. In casa dei merengues la vittoria manca dal 1967
Il morale è altissimo. La vittoria dell'Olimpico contro la Roma dell'ex Mourinho ha dato all'Inter altra consapevolezza della propria forza. Dominio netto e bel calcio. La squadra di Simone Inzaghi si presenta a un altro appuntamento importante della stagione, quello di martedì sera al Bernabeu contro il Real Madrid, con l'obiettivo di confermare anche in Europa la crescita e la maturità di squadra dimostrata in campionato, dove è una vera e propria macchina da gol (39, miglior attacco) e mantiene la porta inviolata da quattro giornate.
Gli ottavi di Champions League sono già in tasca ma contro i merengues c'è in palio il primo posto nel girone D che significherebbe evitare i colossi già a questo punto della competizione. Al momento gli uomini di Ancelotti, che dovrà fare a meno del suo bomber Benzema, sono in testa con due lunghezze di vantaggio sui nerazzurri. Serve l'impresa a Madrid contro un Real che viaggia a mille e che comanda la Liga con 8 punti di vantaggio sul Siviglia secondo, anche per sfatare un tabù lungo 54 anni: è infatti dal 1967 che l'Inter non vince in casa degli spagnoli, 2-0 nel ritorno dei quarti di Coppa dei Campioni.
A Madrid Simone Inzaghi dovrà fare a meno di Correa, alle prese con una distrazione muscolare ai flessori della coscia sinistra, ma ritroverà Kolarov, De Vrij e Lautaro Martinez, che all'Olimpico ha tirato il fiato per smaltire un affatticamento. L'argentino tornerà a fare coppia con Dzeko. Out anche Darmian e Ranocchia.