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CHAMPIONS LEAGUE

Inter, che magia: battuto un Bayern con numeri da record

Uno studio combinato dei dati CIES/Wyscout esalta i bavaresi. Ecco perché l'impresa dei nerazzurri è ancora più grande

di Massimo Callegari
09 Apr 2025 - 15:33
 © Getty Images

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Sì, quella dell’Inter è stata una vera impresa. Non solo perché l’Allianz Arena era inviolata da 22 partite in Europa e lì, nella semifinale di andata della scorsa edizione, aveva sofferto anche il Real Madrid poi campione. Ma perché il Bayern è davvero “una delle migliori squadre d’Europa” (cit. Simone Inzaghi). Anzi, “la” migliore secondo i dati relativi ai campionati e raccolti dal CIES, osservatorio del calcio internazionale, e da Wyscout, la principale piattaforma di dati e immagini aggregati a livello mondiale. Le soddisfazioni per il calcio italiano, però, non finiscono qui. A far compagnia ai giganti ci sono anche l’OM di Roberto De Zerbi, secondo in Ligue 1, e il Bologna di Vincenzo Italiano. Due squadre appassionanti, offensive ma costantemente alla ricerca dell’equilibrio, guidate da due allenatori sempre più maturi e vicini al salto in una piazza super top.

LO STUDIO. Il CIES monitora tutti i principali campionati. Naturalmente il confronto più credibile è quello tra i Top5 europei: Inghilterra, Spagna, Germania, Italia e Francia. Ogni torneo ha le sue caratteristiche, la Bundesliga in particolare è l’emblema del calcio verticale, con più spazi rispetto alla Serie A. I criteri presi in esame sono sia offensivi che difensivi, sempre ricordando che il possesso palla e il pressing sono anche due grandi armi difensive: “palla noi giochiamo noi, palla loro giocano loro” (cit.). Questo studio in particolare considera 6 parametri: 1) tiri in porta; 2) passaggi nel terzo offensivo; 3) % possesso palla; 4) % accuratezza dei passaggi; 5) tiri in porta concessi; 6) passaggi concessi nel proprio terzo di campo.

SUPER BAYERN. La squadra di Kompany, al netto degli infortuni pre-Inter, è prima in 3 classifiche e seconda nelle altre 3. Solo il PSG, già campione di Francia, regge il confronto: i ragazzi terribili di Luis Enrique tirano in porta più di tutti (8,2 a partita contro i 7,8 del Bayern). Appena dietro alle altre corazzate Barça, Real e Liverpool c’è il Marsiglia (5,8) davanti anche a City, Leverkusen e Inter (5,2): un indizio, che aggiunto agli altri che vedremo, fa una prova. Il Bayern domina per il numero di passaggi più accurati a partita nel terzo offensivo: 76,1, impressionante se si pensa che il PSG segue a 64,1 e sia il Barcellona che il Real sono sotto la soglia di 60. L’OM (secondo indizio) è sempre lì a 53,1. Questo dato indica la capacità di mettere i calciatori nelle condizioni ideali per sfruttare le loro qualità tecniche, effettuando giocate precise e aumentando quindi la qualità delle occasioni create. L’accuratezza totale è sempre indicativa, pur con una distinzione chiave: considera tutte le zone del campo e può “premiare” anche squadre che poi non sono realmente produttive. L’esempio più evidente è quello della Juventus, tra le prime con l’89,3%, effetto di tanti passaggi molto semplici/scontati lontano dalla porta avversaria.

La tendenza al controllo del pallone e di conseguenza del gioco è confermata anche dal possesso palla. Un dato spesso esasperato in alcune interpretazioni, ma comunque interessante se funzionale alla costruzione/creazione di spazi anche dalla linea difensiva. Il Bayern è primo anche qui e il suo abituale 67,8 in Bundes, nonostante l’assenza del fulcro Musiala, è stato solo parzialmente contenuto al 59% dai nerazzurri, fermi al 41% rispetto alla loro media in Serie A, che supera il 58%. Comunque meno di Bologna (59) e OM (63,9%). Numeri non fini a sé stessi: i rossoblu hanno schiacciato anche il Napoli nel secondo tempo, confermandosi al quarto posto; il Marsiglia è in piena zona Champions nonostante le solite tensioni ambientali, un mercato movimentato in estate e a gennaio, qualche infortunio pesante.

FASE DIFENSIVA – Il più recente ha messo ko il difensore centrale argentino Balerdi, uno dei migliori della Ligue 1. Pur con le difficoltà conseguenti e 5 gol subiti nelle ultime due partite, l’OM mantiene una media di tiri in porta concessi di 3,8, poco più di Inter (3,5) e Liverpool (3,3). Impressiona per capacità di limitare le offensive avversarie il Bologna (2,8 come il Napoli e il catenacciaro Getafe, che però hanno numeri offensivi più bassi). Chi ne concede di meno? Il Bayern, ovviamente: solo 2,1 a partita. L’Inter all’Allianz Arena ne ha effettuati 4, con una percentuale realizzativa del 50%. I tiri concessi sono naturalmente l’effetto di tempo e spazio lasciati all’avversario nel proprio terzo difensivo. Pressare alto, difendersi con la palla e mantenere un baricentro avanzato riducono i pericoli, come conferma anche la quantità di passaggi concessi nel proprio terzo difensivo, 20,6 a gara in Bundes per il Bayern. L’Inter ne ha concessi molti più del suo standard abituale ma non ha perso incisività offensiva e ha vinto anche per questo. I dati non sono tutto ma non mentono mai: e se anche in questa ultima graduatoria il Bologna è quarto e l’OM undicesimo appena dietro l’Inter, significa che dietro ai risultati di queste due squadre ci sono due allenatori credibili, non solo dal punto di vista tattico ma anche della gestione del gruppo e delle pressioni: conquistare Bologna dopo Thiago Motta ed esaltare Marsiglia dopo le vicissitudini degli ultimi anni, erano (sono) missioni solo per condottieri veri.

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