L'attaccante argentino è sempre stato decisivo nelle partite che contano. E dopo il Mondiale...
Una stagione completa, una stagione importante in cui la stella di Lautaro Martinez ha definitivamente iniziato a brillare. L'attaccante dell'Inter, campione del mondo in carica con l'Argentina, sta vivendo l'annata della consacrazione come un asso pigliatutto che, dopo aver perso lo scudetto per la mano più veloce del Napoli di Spalletti, agli altri non ha lasciato nemmeno le briciole. Sempre protagonista, sempre in gol nei momenti chiave: Lautaro Martinez è pronto a mettere la firma anche nella partita più importante dell'ultimo decennio dell'Inter.
In finale di Supercoppa Italiana come in quella di Coppa Italia, nella rincorsa al piazzamento in Champions del campionato così come contro Benfica e Milan nella fase calda della competizione più importante d'Europa che ha portato l'Inter a Istanbul. La finale di Champions League contro il Manchester City di Guardiola è lì, da giocare sul campo e il Toro sa che qualche occasione potrà averla e non dovrà sbagliare. Del resto lo ha fatto di rado in questa stagione, soprattutto nei momenti più caldi e decisivi.
In termini realizzativi questa è la migliore stagione di Lautaro Martinez in carriera. Quella di Istanbul sarà la 300a partita con i club e le 28 reti infilate in questa lunghissima annata di calcio gli hanno permesso di sfondare il muro dei 100 gol con la maglia dell'Inter.
Che sia con Dzeko o con Lukaku al fianco, il rendimento dell'argentino cambia poco e quando sorretto da una condizione fisica ottimale ha dimostrato di saper segnare in tutti i modi e contro qualunque difensore. Non è un caso che fosse lui l'attaccante titolare dell'Argentina poi diventata campione del mondo e non quell'Alvarez che si troverà di fronte nella finale di Istanbul, ma in panchina.
E se nella finale di Champions League contro il City arrivasse l'impresa dell'Inter? Perché no, l'unico giudice sarà il campo, ma a quel punto per Lautaro Martinez si aprirerebbe un nuovo scenario individuale, quel tappeto rosso che lo porterebbe a essere tra gli indiziati per il prossimo Pallone d'Oro.