Nella scorsa stagione, a metà dicembre, i friulani espugnarono San Siro e aprirono la crisi nerazzurra. Da due anni il periodo è proprio no
Un mese nero, che più nero non si può. Una vittoria in sette partite è il magro bilancio di un'Inter che saluta amaramente la Champions League dopo la fase a gironi. Dopo l'1-1 in casa contro il Barcellona del 6 novembre sono arrivate la brutta sconfitta di Bergamo contro l'Atalanta, il 3-0 contro il Frosinone che ha fatto pensare a una svolta e che invece ha aperto la crisi nerazzurra: ko a Wembley contro il Tottenham, pari e polemiche a Roma, lo 0-1 allo Stadium contro la Juve e infine l'amarissimo 1-1 contro il Psv.
Sabato a San Siro arriva l'Udinese. E proprio in casa contro i friulani lo scorso anno in questo periodo si aprì la crisi di risultati nerazzurra: Icardi replicò subito al vantaggio bianconero di Lasagna, poi De Paul su rigore e Barak firmarono il successo della squadra allora allenata da Massimo Oddo. Una settimana dopo fu Falcinelli a condannare l'Inter al secondo stop consecutivo in campionato e a far esultare il Sassuolo davanti ai propri tifosi. E dopo Natale ecco la delusione nel derby, valido per i quarti di finale di Coppa Italia, con Cutrone che castigò l'undici di Spalletti nei tempi supplementari. Sotto dunque con l'Udinese e i tifosi sperano che la storia non si ripeta. Perché c'è da rialzare subito la testa per non perdere altro terreno in campionato.