Juve, la rifinitura verso il Maccabi
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Il tecnico bianconero presenta la decisiva sfida di Champions con il Maccabi: "Ci vuole compattezza, evitiamo gli errori. Tridente? Difficile"
Massimiliano Allegri presenta Maccabi-Juventus, gara da vincere per sperare ancora nella qualificazione agli ottavi di Champions League. "Sarà una partita molto complicata, già qui hanno fatto vedere buone cose. L’ambiente è molto caldo e bisognerà stare attenti - ha spiegato - Domani bisogna fare una partita di compattezza, dobbiamo limitare al minimo gli errori. Siamo ancora sull'altalena, dopo due vittorie qualcuno si era illuso". Ipotesi tridente Di Maria-Vlahovic-Milik. "Ora è difficile, anche per le caratteristiche dei giocatori. Milik devo gestirlo a livello fisico, ha giocato diverse partite".
LA CONFERENZA DI ALLEGRI
La cosa più importante che vuole vedere in Israele?
"Sarà una partita molto complicata, già qui hanno fatto vedere buone cose. L’ambiente è molto caldo e bisognerà stare attenti".
Ci dobbiamo aspettare un'allegrata come nel 2014-2015 con l'Olympiacos?
"Domani bisogna fare una partita di compattezza, dobbiamo limitare al minimo gli errori. La partita di Milano è stata simile a quella col Benfica. In questo momento la cosa più facile da fare e redditizia è avere più compattezza".
Dal Maccabi che formazione si aspetta?
"La solita formazione, dovremo fare una grande partita. Ci vuole maggiore attenzione".
Sabato ha detto che dovete uscirne con le buone o con le cattive. Cosa intendeva per cattive?
"Quello è un modo di dire. In questo momento bisogna tirare fuori qualcosa in più, senza pensare che bisogna stravolgere il mondo. Come cuore, come passione serve qualcosa di diverso. Le due partite avevano illuso un po' tutti, questo è un percorso che va fatto giorno dopo giorno mettendosi sempre in discussione".
Che corde ha toccato per motivare la squadra?
"Il fatto che c'è la possibilità di giocare una nuova partita c'è l'opportunità di rialzarsi in piedi subito. Le due partite ci avevano un po' illuso tutti, è stato un errore e non bisogna illudersi, ma vivere di realtà, di cose pratiche. Questo è un percorso che va fatto giorno dopo giorno mettendosi sempre in discussione, lavorando con passione e avere voglia di arrivare agli obiettivi. Creando i presupposti, poi se ci sono squadre più forti lo vedremo alla fine. Noi in campo non dobbiamo più fare errori come sono successi ripetutamente in varie partite in campionato".
Non c'è il rischio che la squadra sottovaluti la partita di domani?
"Più che la pressione bisogna essere consci dell'importanza della partita. Le gare vanno vinte sul campo, prima le giocano e vincono tutti ma vanno vinte sul campo. Tutte le squadre hanno delle qualità, soprattutto non dobbiamo dare dei vantaggi".
Ha avuto la percezione che il gruppo sia solido dal punto di vista psicologico per una gara così importante?
"Assolutamente sì".
Si aspettava più personalità?
"Credo faccia parte del percorso di crescita. Non vuol dire che sia un albi, perché non bisogna averne. Serve il cuore, la passione. Poi succede che ci siano degli errori. Capisco che dall'esterno sembri facile, ma non è così. Noi mettiamo tutto l'amore e la passione per riportare la Juventus nei posti che le competono. Per raggiungere gli obiettivi bisogna fare molto di più, riacquistare l'autostima".
La sensazione è che la squadra stia sottoperformando.
"Quello che ho chiesto ai ragazzi è essere più compatti e andare a eliminare gli errori che si fanno durante la partita".
ALLEGRI A SKY SPORT
Questa Juve ha una carenza di leadership?
"Fare paragoni con le squadre che ho allenato in passato non serve a nulla, questa è un'ottima squadra che deve crescere. Dopo tanti anni di vittorie c'è un tempo necessario per ricostruire, noi facciamo tutto il possibile per tornare a vincere il prima possibile ma al momento siamo ancora sull'altalena, dopo due vittorie qualcuno si era illuso".
Su cosa intervenire?
"Non c'è da intervenire ma da capire i momenti della partita. Quando subiamo situazioni sfavorevoli dobbiamo esser bravi a restare dentro la partita, per tutti i 95 minuti. Altrimenti esci dalla partita e gli altri ti fanno gol: poi a volte ti va bene, come col Maccabi, altre vi va male".
Possibile domani il tridente con Di Maria, Milik e Vlahovic?
"Ora è difficile, anche per le caratteristiche dei giocatori. Milik devo gestirlo a livello fisico, ha giocato diverse partite. Ora le partite si giocano in 15 esclusi i portieri: è importante chi parte dall'inizio ma altrettanto chi subentra".
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