Con una vittoria qualificazione ipotecata. Ma quel precedente con il Galatasaray...
"Abbiamo un match ball che dobbiamo assolutamente sfruttare". Non ha usato giri di parole Max Allegri per sottolineare l'importanza del match contro lo Zenit. Il terzo successo di fila, il secondo fuori casa, di fatto spalancherebbe alla sua Juve le porte degli ottavi di finale. A San Pietroburgo troverà uno Zenit che non se la passa bene e l'incognita meteo: sulla città russa è prevista neve per stasera, un'eventualità che fa riemergere lo spettro della nevicata di Istanbul, costata nel 2013 l’eliminazione dalla fase a gironi di Champions League.
Il match di stasera non è in dubbio perché la Gazprom Arena San Pietroburgo, sede della finale di Champions League, è dotata di un tetto retrattile che permette di giocare con qualsiasi condizioni meteo. Certo è che la neve in Champions riporta alla mente dei tifosi bianconeri l'infausto precedente dell'11 dicembre 2013, quando un gol dell'ex interista Sneijder a 5' dalla fine mise fine al sogno europeo della squadra di Conte, penalizzata da un campo disastroso. Di quella squadra stasera ci sarà in campo il solo Bonucci, mentre l'altro superstite Chiellini sarà in panchina. Con Dybala ancora ai box, il recuperato Morata guiderà l'attacco affiancato da Chiesa e Bernardeschi.
LE PROBABILI FORMAZIONI
Zenit (4-3-3): Kritsyuk; Sutormin, Chsityakov, Rakitskiy, Douglas Santos; Kuzyaev, Barrios, Wendel; Malcom, Azmoun, Claudinho. All.: Semak
Juventus (4-3-3): Szczesny; Danilo, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Locatelli, Arthur, McKennie; Chiesa, Morata, Bernardeschi. All.: Allegri