L'attaccante spagnolo ha giocato una gara meravigliosa: gli è mancato solo il gol
Un Alvaro Morata da sogno non è bastato alla Juventus. In una sola notte, l'attaccante spagnolo ha dato tante di quelle conferme che, in sede di mercato, non potranno essere dimenticate. Un giocatore così potrà fare bene a Massimiliano Allegri per la lotta scudetto con il Napoli, ora distante tre punti. E' l'uomo dalle notti di Champions, imprendibile per tutti gli avversari. Avrebbe meritato un finale diverso, avrebbe meritato di rimanere in campo per tutta la partita per continuare a lottare su ogni pallone e ripartire. Come la formidabile e leggendaria cavalcata da un'area all'altra sul raddoppio firmato da Cuadrado. E' stato davvero a un passo dall'essere l'eroe di Germania e gli è mancato soltanto il gol per coronare una serata indimenticabile. Anzi, il gol lo avrebbe anche fatto se non fosse stato fermato per un fuorigioco inesistente. Ma questi sono discorsi che si perderanno col tempo: a memoria rimarrà la mezza impresa bianconera, in vantaggio fino al 90', e la superlativa prestazione di Morata, un campione che non aveva iniziato la stagione nel migliore dei modi. Lo spagnolo ha sofferto per mesi all'ombra di Dybala-Mandzukic, ma si è sempre fatto trovare pronto. Come a Monaco di Baviera.
Sembrava quasi rassegnato al ruolo di comprimario. Quando ha segnato i due all'Inter in Coppa Italia, era il 28 gennaio, Morata è rinato. E da lì la Juventus, poco alla volta, ha ritrovato il suo uomo, il suo attaccante. Quel giocatore capace, se sente la fiducia di tutto l'ambiente, di guidare la squadra. Se è visto anche contro il Bayern Monaco. E' uscito al minuto 27' della ripresa per fare posto a Mandzukic. E' uscito da eroe di Germania, ma si è ritrovato, suo malgrado, ad assistere a una delle più grandi beffe della storia recente della Juventus. A giugno si ricordino chi è davvero Morata perché busserà alla porta il Real Madrid e lì non bisognerà aprire.