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Juventus: Tevez è il top player

L'Apache è il primo bianconero a segnare 29 gol in una stagione dopo Trezeguet, il tecnico azzecca tutte le mosse

06 Mag 2015 - 11:35

Dopo l'impresa col Real, sono due i nomi che tengono banco in casa Juve. Il primo è quello di Tevez, bomber implacabile e vero leader del gruppo. Dopo la rete ai Blancos, l'Apache è il primo bianconero a segnare 29 gol stagionali dopo Trezeguet nel 2005/2006. Il secondo nome invece è quello di Massimiliano Allegri, raffinato stratega che ha sorpreso il Real con la tattica e conquistato definitivamente il popolo bianconero.

Due facce della medaglia Juve, che dopo il primo round contro i merengues si sveglia con la consapevolezza di poter raggiungere la finale di Berlino. Certo, a Madrid ci sarà da soffrire per la banda di Allegri. Ma il 2-1 dell'andata lascia ben sperare. Non solo per il risultato. Allo Stadium, infatti, i bianconeri a tratti hanno dominato la gara, relegando il Real al ruolo di spettatore.

La differenza si è vista soprattutto in mezzo al campo, dove Vidal, Marchisio e Sturaro hanno sfoggiato una grande prestazione di carattere e proposto un gioco fluido e articolato. L'emblema della gara sono i 27 passaggi che precedono il gol di Morata. Un tiki-taka da record in Champions, che la dice lunga sulla qualità tecnica e la capacità di palleggio della squadra di Allegri.

Già, Allegri. Arrivato con grande scettismo alla Juve dopo l'era Conte, Max ha centrato il poker in campionato, la finale di Coppa Italia e ora è a un passo dal grande obiettivo: la finale di Champions League. Roba da Triplete, verrebbe da dire. Ma nessuno a Vinovo, per ora, ne vuol sentir parlare. L'unica cosa certa, al momento, è che il tecnico bianconero a differenza di Conte affronta i match con meno foga agonistica e più attenzione tattica. E i risultati sembrano dargli ragione. Anche in Europa. Col Real, infatti, Allegri ha sorpreso un po' tutti schierando Sturaro dall'inizio e poi ha saputo cambiare la squadra in corsa inserendo Barzagli, Pereyra e Llorente. Mosse perfette da grande stratega, che lentamente sta conquistando anche i tifosi bianconeri più scettici.

E non è finita qui. Alla finale di Berlino, infatti, mancano ancora 90' minuti da giocare a Madrid. Non sarà una passeggiata e per uscire con le braccia al cielo dal Bernabeu servirà un'altra impresa. Dopo il risultato dell'andata però tutto è possibile. E anche i numeri sono dalla parte dei bianconeri: nelle due semifinali di Champions perse 2-1 al'andata (Ajax 1973 e Bayern 2012), il Real infatti è stato sempre eliminato. Allegri incrocia le dita, Tevez affila gli artigli.

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