Il tecnico dei Reds dopo i fatti di martedì: "Non sarebbe mai dovuto accadere e non dovrebbe mai più ripetersi in futuro. Le nostre preghiere vanno a Sean e alla sua famiglia"
Una spilla con i colori nordirlandesi, appuntata al petto, in onore di Sean Cox. Venerdì Jurgen Klopp si è presentato così davanti ai giornalisti: un gesto di solidarietà verso il tifoso dei Reds in gravi condizioni dopo l'aggressione subita prima della gara con la Roma. "La partita di martedì ha mostrato il bello del calcio ma anche la sua faccia più brutta - le parole del tecnico -. Quando mi hanno riferito cosa era successo, non posso descrivervi le mie emozioni in inglese".
Klopp, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Liverpool-Stoke, torna sui gravi fatti di martedì: "Non sarebbe mai dovuto accadere e non dovrebbe mai più ripetersi in futuro. I nostri pensieri e preghiere vanno a Sean e alla sua famiglia".
A Roma è già scattato l'allarme in vista del match di ritorno. "Non mi sarei mai aspettato che potesse succedere una cosa simile - aggiunge Klopp -. Per come la vedo io si tratta sempre e solo di una questione di calcio, niente più. Non riuscirò mai a capire quelle persone che la vedono diversamente. Chiunque vincerà, noi o la Roma, lo avrà meritato. Spero che tutte le persone coinvolte nella sicurezza facciano del loro meglio. Chiedo responsabilità a tutti".
Per il tedesco non c'è bisogno di inutili appelli: "Cosa posso dire? Comportatevi bene? E' troppo facile. Piuttosto richiamo tutti al buon senso. Tratta gli altri come vuoi che gli altri ti trattino. Tutti vogliamo essere sicuri. Da quando sono qui (terza stagione a Liverpool, ndr) non avevo mai avuto problemi di questo tipo".