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Il Senior advisor rossonero dopo l'eliminazione dalla Champions: "Siamo arrabbiati e delusi, ora buttiamoci sul campionato"
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"Siamo delusi, arrabbiati, è mancata maturità. Su Theo l'arbitro è stato duro, punire la simulazione in una partita così... Dai un avvertimento. Con un uomo in meno è cambiata la partita. Ora è importante stare in gruppo e pensare al campionato e al prossimo obiettivo". Parole di Zlatan Ibrahimovic dopo l'eliminazione del Milan dalla Champions League. "Si poteva fare di più. Con un po' di fortuna potevamo fare 2-0 già nel primo tempo e abbiamo iniziato bene il secondo. Non penso che Theo sia uno che fa l'attore, fa il suo gioco e il meglio possibile. La prima ammonizione arriva perché tira la maglia, sono cose che succedono".
E ancora: "Siamo arrabbiati con noi stessi, gli avversari sono stati più forti. Non siamo arrabbiati con l'arbitro, è colpa nostra, ci siamo uccisi da soli. Non ci sono scuse, dobbiamo guardarci allo specchio e vedere cosa abbiamo sbagliato - ha proseguito Ibra dopo l'1-1 con il Feyenoord a San Siro - I rossi sono situazioni che succedono in campo. A Empoli abbiamo preso un espulso che non era giusto e c'era un rosso contro. Bisogna essere sereni e concentrati. Oggi è una delusione uscire dalla Champions, durante la stagione succedono cose che non avevi pensato. Abbiamo fatto delle mosse a gennaio per migliorare la situazione poi non ci sono garanzie. Voglio vedere un Milan dominante. Rispetto a quando sono arrivato 4-5 anni fa il Milan poi è cresciuto. Io ho smesso, se potevo continuare giocavo ancora... Questa squadra di oggi ha più possibilità di vincere di quella in cui ero io e ha vinto. Non so se grazie a me. Questa squadra in fatto di qualità è meglio".