Il presidente partenopeo: "Biglietti più cari? Sono aumentati gli ingaggi"
Aurelio De Laurentiis ha vissuto al fianco della squadra la vigilia della prima sfida di Champions contro la Stella Rossa. Il presidente partenopeo si è avvicinato ancora di più al gruppo per merito di Carlo Ancelotti: "Questo è un allenatore che ho scelto io come avvenne all’epoca di Sarri, e quando lo feci tutti mi contestarono. Stavolta sono più sereno, però: Sarri aveva sofferto molte sconfitte nella sua vita, veniva esonerato in continuazione, aveva maturato un patema nel suo stomaco che lo aveva, non dico disumanizzato, ma irrigidito nei rapporti umani. Servono sicurezze e serenità anche per quei calciatori che non abbiamo capito, voi giornalisti qualche volta li considerate dei principianti ed altre volte dei fuoriclasse".
Biglietti Parma un segno di pace? "Secondo me non è una dichiarazione di pace come quella di prima non era una dichiarazione di guerra. E’ facile criticare ma bisogna conoscere i problemi, siamo passati dal 2017 da un costo di stipendi di 90 mln a 123 mln, c’è una differenza di 33 mln e come si coprono questi soldi? Non mi sembra che siano aumentati i diritti televisivi, se poi dobbiamo essere competitivi con Juve, Inter e Milan ed i prezzi nostri devono essere bassi…Allora io cosa avevo immaginato? Che con Lazio, Fiorentina, Inter, Roma, Juventus si potesse partire da questi euro in più, mentre con tutte le altre… Vedete con il Parma? Ora c’è una grande novità, quando c’è di mezzo la Champions bisogna comunicare prima i prezzi, si possono diminuire ma non aumentare. Domani mattina comunicherò un abbonamento per vedere le partite di Champions ad un prezzo congruo e corretto, chi vorrà venire potrà farlo abbonandosi a tutte e tre le partite. Quello che fa impazzire, avendo avuto una famiglia di napoletani, da bambino ho sempre seguito quel concetto ‘io, io’ e poi alla fine tutti si tirano indietro".