Il tecnico parla alla vigilia della super sfida di Champions League: "Loro una squadra completa, serviranno cuore e testa"
Il Napoli di Rudi Garcia ha rialzato la testa in campionato grazie alle convincenti vittorie contro Udinese e Lecce e ora è chiamato a una grande prova di maturità in Champions League. Al "Maradona" arriva l'avversario più ostico del girone, il Real Madrid del grande ex Carlo Ancelotti: "È uno dei club più grandi al mondo, con un palmares unico e un allenatore che conosco e apprezzo come tutti voi - le parole di Garcia -. Kvaratskhelia? Ha ritrovato fiducia, ora è più sereno".
LA CONFERENZA DI GARCIA
Sulle emozioni della sfida
"La Champions è la competizione più bella, è sempre un momento speciale per noi. La musichetta ti dà la carica e ti fa prendere consapevolezza del fatto di esserci. Il Napoli deve giocarla ogni anno. Ora pensiamo alla sfida col Real, ma non dimentichiamoci che è il campionato che ci porta qui e con le ultime due partite siamo rientrati tra le prime 4, ora possiamo concentrarci su questa grande sfida. Il Real è uno dei club più grandi al mondo, con un palmares unico. Conosco e apprezzo Ancelotti come tutti voi, hanno ancora una decina dei giocatori che vinsero due anni fa, ma noi vogliamo entrare in campo e fare di tutto per vincere".
Sull'importanza del cuore e della testa
"Ci vuole cuore e sicuramente ce l'avremo. Però ci vuole anche la testa, perché ci saranno momenti in cui dovremo essere bravi a capire se spingere oppure impedire al Real di esibire le sue qualità".
Su Bellingham
"Loro sono stati bravi a sopperire alla partenza di Benzema prendendo un giocatore con un ruolo diverso, ma comunque molto forte. Però non posso pensare solo a un solo a lui, hanno preso anche Joselu per esempio. Hanno giocatori forti tecnicamente, ma anche potenti fisicamente e forti sui calci piazzati. Sono una squadra completa, ma noi siamo forti in tutti i reparti. Sarà una sfida su tanti piani, per avere l'ambizione di vincere dovremo essere umili e mettere in campo il 120%".
Sul momento della squadra
"Non abbiamo inziato male, abbiamo vinto le prime due e abbiamo continuato ad avere il miglior possesso della Serie A. Poi ci sono gli episodi, i gol che non arrivano, i palloni che sbattono sul palo ed escono invece di sbattere sul palo ed entrare. Kvaratskhelia ha ritrovato fiducia, ha ritrovato il gol che gli mancava. Era troppo concentrato sul ritrovare il gol, ora è più sereno. Ci mancava il gol e il gol sui calci piazzati, ora li abbiamo ritrovati, ma non è cambiato molto da prima".
Sulla mancata disputa degli ottavi contro il Real quando era alla Roma
"Non ho niente da aggiungere su questo, ne ho già parlato quando sono arrivato. Ora penso solo al Napoli e a una sfida che attendiamo tutti molto. Sarà la quarta partita in nove giorni, è un ritmo che non va bene per i giocatori. Sono sempre a rischio. Per Giovanni (Di Lorenzo, ndr) sarà la settima partita in poche settimane. Loro devono solo concentrarsi sulla partita, ma io devo anche pensare al calendario, quindi l'importante è che fisicamente siano tutti pronti".
Sulla classifica del girone
"È presto per dire che questa sfida indirizzerà il girone. Sicuramente per noi è stato importante vincere la prima contro il Braga e sicuramente sarà fondamentale un bel risultato domani".
Sul timore dell'avversario
"Abbiamo studiato questa squadra per trovarne forze e debolezze, ne hanno come ogni squadra al mondo. La cosa più importante però è concentrarci sul nostro gioco e le nostre qualità. Dovremo essere tranquilli e sereni, perché al fischio d'inizio saranno tutti carichi 'a bomba', ma come detto prima dovremo metterci anche la testa e ragionare. Sappiamo di giocare contro una delle squadre più forti al mondo, non servono molte altre motivazioni".
Sul centrocampo del Real Madrid
"Loro hanno sia tecnica che fisico. I giocatori che preferirei schierasse sono quelli con cui vinceremmo alla fine... A parte gli scherzi noi dobbiamo concentrarci su di noi, essere bravi a gestire i dettagli. Le grandi gare si decidono anche sui dettagli".
SUL CONFRONTO CON LA SQUADRA: "HO CREATO UN CONSIGLIO DEI SAGGI"
Prima della conferenza Garcia ha parlato anche ai microfoni di Sky, svelando un retroscena: "Se mi sono confrontato con la squadra nei giorni scorsi? Io parlo con i miei giocatori collettivamente e individualmente, ho anche creato un consiglio dei saggi formato dai leader dello spogliatoi. Spesso è l'allenatore che chiama i giocatori per parlare di qualcosa, invece dovrebbero farlo di più loro stessi quando c'è qualcosa che va o che non va e all'inizio non è stato così. Sapevo che non c'era niente di catastrofico, quando abbiamo ritrovato 2-3 giocatori al loro livello, penso ad esempio a Kvara, siamo tornati tra le prime quattro del campionato".