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VERSO NAPOLI-MILAN

Napoli-Milan, Spalletti si aggrappa a Osimhen e tifosi. Pioli punta sui big riposati

Il recupero del nigeriano e la spinta del pubblico per ribaltare lo 0-1 dell'andata. I rossoneri, dopo il turnover, in campo con tutti i big

16 Apr 2023 - 11:01
 © Getty Images

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Cresce sempre più l'attesa per Napoli-Milan, gara di ritorno dei quarti di Champions League. Spalletti, che deve ribaltare lo 0-1 di San Siro, ha avuto risposte contraddittorie dal pareggio casalingo con il Verona: la notizia più bella è il ritorno in campo di Osimhen, che ha messo una mezzoretta di minuti preziosi nelle gambe e ha dimostrato di non aver perso lo smalto dei bei tempi, colpendo una clamorosa traversa. Così come è positiva la pace sancita tra De Laurentiis e i tifosi, la cui spinta martedì sera sarà fondamentale tanto quanto i gol del nigeriano. Allo stesso tempo contro l'Hellas, però, il Napoli ha confermato l'involuzione nel gioco delle ultime settimane ed è apparso un po' spento nel suo complesso e in alcune individualità. In casa Milan, Pioli si presenterà al Maradona con una squadra fresca, visto l'ampio turnover contro il Bologna, con il solo Maignan in campo dei titolari. La gara del Dall'Ara, però, ha confermato ancora una volta come le seconde linee (Origi e De Ketelaere su tutti) non siano all'altezza. Dal punto di vista psicologico il match pende tutto dalla parte del Diavolo, che ha vinto gli ultimi due precedenti e sa come far male ai futuri campioni d'Italia.

Come era prevedibile, sia Napoli che Milan sono scese in campo in campionato con la testa alla Champions League, visto che in palio c'è un traguardo ambito e a inizio stagione probabilmente impensabile come la semifinale. Entrambe sono uscite dal campo con un pareggio, sicuramente più indolore per i partenopei che attendono solo la matematica per cucirsi sul petto lo scudetto dopo 33 anni rispetto ai rossoneri in piena bagarre per un posto nelle prime quattro.

Spalletti, dicevamo, ritrova Osimhen e il sostegno dei tifosi, ma in campo dovrà fare a meno di due pedine fondamentali come Kim e Anguissa. Juan Jesus ed Elmas i candidati a prenderne il posto. Al di là degli interpreti, però, il tecnico toscano deve ritrovare il suo Napoli nella notte più importante. E' vero che la gara contro il Verona è apparsa poco più di un allenamento, ma Montipò non ha fatto parate e ha tremato solo sulla traversa di Osimhen. E se Ngonge non si fosse divorato nel recupero il contropiede vincente, l'Hellas avrebbe espugnato il Maradona senza rubare nulla.

Il Milan arriva alla sfida che vale una stagione con il prezioso gol di Bennacer di San Siro, ma soprattutto in vantaggio dal punto di vista psicologico, grazie proprio alle due vittorie in 10 giorni contro il Napoli. Sulla carta quella rossonera è una squadra più fresca sia nelle gambe che nella testa. Theo Hernandez, Giroud, Tonali, Bennacer e Tomori hanno rifiatato al Dall'Ara, mentre Leao e Diaz hanno giocato una mezzoretta e se lo spagnolo non si fosse divorato due facili occasioni avrebbero anche ribaltato il match. Il problema per l'allenatore rossonero è quando si volta in panchina: da Bologna è arrivata una nuova e sonora bocciatura per De Ketelaere e Origi. Martedì sera il tanto atteso verdetto...

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