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MILAN-FEYENOORD 1-1

Playoff Champions League, Milan-Feyenoord 1-1: Gimenez-gol ma Theo si fa espellere, rossoneri eliminati

Dopo l'1-0 dell'andata, a Conceiçao non riesce la rimonta a San Siro: gara condizionata dall'espulsione di Theo Hernandez che lascia i suoi in 10. Agli ottavi ci vanno gli olandesi 

di Giulia Bassi
18 Feb 2025 - 23:40
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Nel ritorno dei playoff di Champions League il Milan non va oltre l'1-1 col Feyenoord, non riesce a ribaltare l'1-0 dell'andata ed è eliminato. A San Siro i rossoneri sbloccano la gara al primo minuto con Gimenez ma l'espulsione di Theo Hernandez al 51' per doppia ammonizione cambia completamente la partita. La squadra di Conceiçao, rimasta in 10, subisce il pareggio di Carranza al 73'. Agli ottavi ci vanno gli olandesi, che incontreranno una tra Inter e Arsenal. 

LA PARTITA

Viene da chiedersi come sia stato possibile farsi eliminare da una squadra chiaramente inferiore, in casa, dopo essere passati in vantaggio in meno di un minuto e con tutto il tempo e il modo per completare la rimonta. La risposta sta soprattutto nella follia di Theo Hernandez, che rimedia un doppio giallo, il secondo per simulazione, e lascia il Milan in 10 nel momento chiave. Il Feyenoord ringrazia e ne approfitta: segna l'1-1 e si prende la qualificazione che fino al rosso al francese sembrava un miraggio, per come stava andando la gara. Ma gli episodi, soprattutto in Champions, fanno la differenza e i rossoneri accusano il colpo e non trovano più il modo di reagire, né la giocata, nè la soluzione giusta.

Nella notte europea che non concede appello, nella serata in cui il Milan è chiamato alla rimonta, Sergio Conceiçao decide di giocarsi il tutto per tutto senza rinunciare alla qualità dei suoi giocatori migliori per provare a scatenare la potenza di fuoco dei "Fab4". Tra i titolari, al centro del campo con l'inno della Champions nelle orecchie e la magia di San Siro negli occhi, ci sono soprattutto loro, i fantastici quattro, a guidare l'attacco rossonero: Pulisic, Joao Felix e Leao alle spalle di Gimenez rappresentano il rischio calcolato per ribaltare l'1-0 di Rotterdam. A sedersi in panchina è Fofana, a cambiare zolla di campo Musah. E non serve invocare troppo a lungo (i) Santi: al grande ex Gimenez (che in Champions ha una media gol spaventosa con 5 reti in 6 gare) bastano 38 secondi per aggiornare le sue statistiche, confermarsi il re Mida rossonero che trasforma in gol ogni cosa che tocca e soprattutto per riportare in perfetta parità il confronto. 

Il Milan nel primo tempo fa tutto quello che gli si chiede e che deve fare: gioca alto e pressa forte, come da richiesta di Conceiçao, tiene alti i terzini, cerca il giropalla ma anche le imbucate, sblocca la gara in un amen e, se ha un difetto, è quello di non sferrare subito il colpo del ko a un Feyenoord incerottato e con 10 infortunati. "Nessuno deve dire a Leao cosa fare", aveva detto Ibrahimovic alla vigilia e il numero 10 ci tiene a non lasciar cadere nel vuoto queste parole: a sinistra il portoghese fa quello che vuole e trasforma ogni palla in una giocata, con Read e Moussa saltati con regolarità. Pulisic (con Walker che sale molto) viene a giocare spesso dentro al campo e dai suoi piedi nascono sempre spunti di qualità, così come da quelli di Joao Felix, dinamico, sempre nel vivo della costruzione del gioco e capace di trovare più volte lo spazio per la conclusione. Il Feyenoord va in evidente sofferenza ma sembra reggere meglio quando si schiaccia e si compatta in difesa, mentre se il Milan velolcizza e trova l'imbucata, i difensori olandesi sono spaesati e meno reattivi. Moussa a destra è quello che cerca di più l'iniziativa, al giovane Redmond (18enne, esordiente in Europa a cui è affidato il peso dell'attacco) capita una sola palla e la spara alta. Il palo esterno nega a Theo (nervoso, diffidato e ammonito, leggero in un paio di situazioni) il ribaltone definitivo. 

Il Milan riparte forte anche nella ripresa: e proprio Theo Hernandez, meno propositivo nei primi 45 minuti, si alza e si sovrappone con degli uno due che aprono spazi e occasioni in area. In una di queste, al 51', l'abitro Marciniak punisce quella che ritiene una simulazione del francese che lascia il Milan in 10 sul più bello. Conceiçao ridisegna il Milan con un 4-4-1 con Musah largo a destra, Bartesaghi, dentro al posto di Pulisic, da terzino sullo stesso lato, Fofana (dentro per Gimenez) a rinforzare il centrocampo e Joao Felix da falso 9. La spinta del Milan cala tanto, i rossoneri sono costretti ad abbassarsi e il Feyenoord tiene palla, la fa girare e riesce anche a recuperarla spesso, a mettere in mezzo palloni pericolosi (soprattutto con Bueno che spinge tanto a destra) sfruttando l'inerzia di una gara improvvisamente girata. Dal suo cross arriva il gol di testa di Carranza, appena entrato, che anticipa Bartesaghi e disegna la forma dei fantasmi che il Milan aveva iniziato a vedere da diversi minuti. Nel finale il solito forcing rossonero è confuso e persino privo di quella spinta e di quell'energia mostrata altre volte in cui c'era da far girare una partita, anche in extremis. Stavolta non accade: il Milan è rimasto fermo all'espulsione di Theo e nessuno dei suoi top player è riuscito a trovare la giocata, la soluzione in grado di risolvere i guai. Il Milan è fuori tra mille rimpianti e tanti mea culpa. 

LE PAGELLE
Gimenez 6,5 - Lui il suo lo fa: trova il gol subito, si muove, offre una splendida palla a Joao Felix che spara alto. Dopo l'espulsione di Theo viene sostituito assieme a Pulisic. 

Theo Hernandez 4 - Nervoso e disattento in un paio di situazioni nel primo tempo (tamponate da Pavlovic), spinge poco ed è impreciso ma soprattutto prende (da diffidato) un giallo evitabilissimo per una vistosa trattenuta a centrocampo. Nella ripresa, quando sembra più offensivo, si lascia andare in area e rimedia un rosso madornale per la sua squadra in quel momento. Si può discutere la decisione di Marciniak, ma in una gara così lasciare la squadra in inferiorità numerica è una follia.

Leao 5 - Parte fortissimo e sembra in serata di gala: numeri e giocate a ripetizione. Ma non è concreto e non incide. Nella ripresa quando il Milan in inferiorità si squaglia, ci si aspetta da lui l'invenzione o il tocco che cambi tutto, ma non arriva nulla.

Beelen 5,5 - Pronti-via si fa saltare in testa da Gimenez sul gol e va spesso in sofferenza

Moussa 6 - Anche nel primo tempo in cui il Feyenoord soffre ed è schiacciato, è il più pericoloso dei suoi, quello che tenta la giocata e lo spunto sfruttando la sua tecnica. 

Carranza 7 - L'uomo della provvidenza: doveva essere titolare, parte dalla panchina, entra e segna il gol della qualificazione. Cosa chiedere di più a un attaccante?
 

IL TABELLINO
MILAN-FEYENOORD 1-1
Milan (4-2-3-1):
Maignan 6; Walker 6, Thiaw 6, Pavlovic 5,5, Theo Hernandez 4;  Reijnders 5,5 (dal 38' st Abraham sv), Musah 5,5 (dal 38' st Chukwueze sv); Pulisic 6 (dal 18' st Bartesaghi 5), Joao Felix 5, Leao 5; Gimenez 6,5 (dal 26' st Fofana 5,5). A disp.: Sportiello, Gabbia, Tomori, Camarda, Torriani, Terraciano. All.: S. Conceiçao 5.
Feyenoord (4-3-3): Wellenreuther 6,5; Read 6, Beelen 5,5, Hancko 6,5, Smal 6; Milambo 5,5, Moder 6, Bueno 6,5 (dal '30 Stengs 6); Moussa 6 (dal 42' st Mitchell sv), Redmond 5,5 (dal 18' st Carranza 7), Paixao. A disp.: Andreev, Ka, Van Den Elshout, Ivanusec, Sliti, Osman, 'T Zand, Giersthove. All.: Bosschaart 7
Arbitro: Marciniak (POL)
Marcatori: 1' Gimenez (M), 28' st Carranza (F)
Ammoniti: Moder (F), Theo Hernandez (M), Joao Felix (M), Mitchell (F)
Espulsi: Theo Hernandez (M) per doppia ammonizione, Read (F) non dal campo
 

LE STATISTICHE

Santiago Giménez è il 2° giocatore a segnare sia a favore che contro una stessa squadra in una singola edizione nelle grandi competizioni europee, dopo Conny Torstensson (con e contro il Bayern Monaco nella Coppa dei Campioni 1973/74).
Prima di stasera, solo in un'altra occasione il Milan era stato eliminato dalla Champions League in uno scontro diretto contro una squadra olandese, in occasione della finale persa contro l'Ajax nella stagione 1994/95.
Solo il Chicharito Hernández (14) ha realizzato più reti di Santiago Giménez tra i giocatori messicani in Champions League (otto – segue a sette Hector Herrera).
Quello di Santiago Giménez contro il Feyenoord (00:36’’) è il 3° gol più veloce realizzato dal Milan in un match di Champions League dopo quello di Alexandre Pato (00:24’’ vs Barcellona, il 13 settembre 2011) e di Clarence Seedorf (00:21’’ vs Schalke 04, il 28 settembre 2005).
Solo Atalanta (14) e Lazio (13) hanno realizzato più reti di testa rispetto al Milan tra le formazioni di Serie A tra tutte le competizioni in questa stagione (10, come l’Inter).
Solo il Man City (nove) ha colpito più legni del Milan in questa UEFA Champions League (sette).
Il Milan è stato eliminato in sei delle sette doppie sfide di Champions League dopo aver perso la partita d’andata (0-1 vs Feyenoord all’andata e 1-1 al ritorno).
Il Feyenoord si è qualificato agli ottavi di finale in Coppa dei Campioni/Champions League per la prima volta dalla stagione 1974-75.
Il Feyenoord è la prima formazione a concedere cinque reti sugli sviluppi di corner in una singola stagione di Champions League a partire dalla Juventus nel 2005/06 (cinque anche in quel caso).
Il Milan ha concesso appena due tiri totali nella prima frazione di gioco in un match di Champions League (due vs Feyenoord) per la prima volta dal 19 settembre 2023 (due anche in quel caso vs Newcastle).
Solo il Monaco (tre) ha ricevuto più espulsioni rispetto al Milan in questa Champions League (due, come Juventus e Lille).
Solo lo Sporting Lisbona (quattro) ha subito più reti di testa in casa rispetto al Milan in questa Champions League (tre – Konaté, van Dijk e Carranza).
Con 23 anni e 258 giorni, il Feyenoord ha schierato questa sera contro il Milan la sua formazione titolare più giovane in un match di Champions League/Coppa dei Campioni.

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