Il tecnico degli olandesi alla vigilia del match con i bianconeri: "Sappiamo rendere la vita difficile a tutti"
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Peter Bosz suona la carica in vista dell'esordio in Champions League contro la Juventus: "Sono curioso riguardo al nuovo format, ho voglia di iniziare - le parole del tecnico del Psv nella conferenza della vigilia -. La Champions è sempre bella: sei tra l'élite d'Europa. Nuovo formato, vecchio formato... Poco importa. Con la Juve sarà tosta, tocca a noi far vedere di essere ben preparati. I ritmi saranno più alti rispetto al campionato, servirà più resistenza, noi ci siamo allenati intensamente. Se sarà uno pettacolo? Non lo so, può essere. Le partite sono sempre belle da vedere, se la Juve vuole fare calcio offensivo sarà una bella serata".
Bosz non sottovaluta l'impegno, ma crede nei suoi: "Secondo me siamo forti, abbiamo bravi giocatori e ho visto anche l'anno scorso che abbiamo reso difficile la serata a tutti i nostri avversari in Europa. Come mi aspetto che si svolga la partita? Dipende da chi sarà più forte nel riuscire a eseguire il metodo di gioco, sarà importante il possesso, bisogna far si che non si perda la palla, soprattutto nella propria metà campo, ci vuole una squadra che può fare una transizione veloce".
La Juve non va in gol da due partite di fila, ma l'allenatore olandese ha una spiegazione: "Hanno un campionato probabilmente più forte, più pesante del nostro. È un fattore che certamente incide".
La poca esperienza europea di tanti non preoccupa: "Era la stessa cosa l’anno scorso. I ragazzi faranno esperienza velocemente. C’è sempre una prima volta, comunque è bello fare questa prima esperienza contro una grande squadra come la Juve. Come squadra abbiamo un anno di esperienza in più e speriamo di essere migliorati".
Infine si è parlato di Jerdy Schouten, alla sua seconda stagione al Psv dopo tanti anni a Bologna, di cui l'ultimo sotto la guida di Thiago Motta: "Sapeva già giocare bene, ora è un vero lord del centrocampo. Mi ha detto che non aveva mai giocato prima in difesa, per lui era novità, ma per il club è importante vedere che sa reggere anche quella posizione e che ha fatto progressi. Se è cresciuto come leader? Ha anche l’età ora, quattro anni in Italia è un’esperienza che porti con te quando rientri. Sa esprimere la sua opinione quando non è d’accordo, me lo dice. Ha la personalità per avere questo coraggio. Se lui mi dice delle cose ci penso bene perché sono cose sensate".
SCHOUTEN: "GRATO A THIAGO MOTTA, SPERO LA JUVE NON ABBIA ANCORA ASSIMILATO IL SUO GIOCO"
Anche lo stesso Schouten è intervenuto in conferenza: "Sappiamo cosa ci aspetta domani quindi siamo tesi, ma non vediamo l'ora di giocare questa partita. Thiago Motta? Lui vuole fare del calcio dominante e imporre il suo gioco, spetta a noi non farlo succedere. Non ho lavorato tanto con lui, ma ha giocato nel mio ruolo quindi ho imparato da lui... Gli sono grato perché mi ha fatto migliorare tanto, perciò gli ho anche scritto un messaggio quando è arrivato alla Juve. Se ho dato suggerimenti ai miei compagni? Il calcio italiano ha delle caratteristiche specifiche, ma non trovo che la Juventus con Thiago Motta faccia del calcio tipicamente italiano quindi non serve molto. Il calcio italiano è difensivo, loro non lo faranno sicuramente quindi non è paragonabile. Secondo me la partita sarà molto bella anche perché la Juve non gioca da un po' in Champions League. Quanto ci vuole ad assimilare il gioco di Motta? Noi al Bologna ci siamo riusciti presto. Spero che la Juve non abbia ancora imparato...".