Il miracolo del polacco è la nota positiva dell'Olimpico. E a Leverkusen c'è la prestazione superlativa del tedesco del Barcellona
Wojciech Szczesny e Marc-André ter Stegen, alleati per una notte di Rudi Garcia. Se il tecnico francese è riuscito a salvare la panchina e a guidare la Roma gli ottavi di Champions, è perché il suo portiere a metà secondo tempo ha compiuto davvero un miracolo sul tiro di Gordeichuk e, a Leverkusen, il suo collega del Barcellona ha giocato una partita straordinaria contro il Bayer Leverkusen. Sarebbe potuta finire peggio a questa Roma, che sta attraversando davvero un periodo difficile tra campionato ed Europa (ha staccato il pass con soli 6 punti). La squadra appare impaurita e le manovre offensive sono lente e prevedibili. Dzeko non ne indovina una sotto porta, ma c'è una nota positiva appunto: Szczesny.
Paradossale sia proprio lui. Perché al termine della stagione, e non lo ha mai nascosto, il polacco tornerà all'Arsenal: è una sua esplicita richiesta a Walter Sabatini. A Roma e in Italia non si è mai ambientato, forse ferito dalle tante critiche ricevuto alle prime difficoltà. Ma all'Olimpico contro il Bate Borisov si è preso una bella rivincita con una parata ai limiti del prodigioso. Così appunto come Ter Stegen, che ha chiuso di fatto la porta del Barcellona e fermato il Bayer Leverkusen. I tedeschi si devono accontentare dell'Europa League: scontri diretti fatali contro la Roma (4-4 in Germania e sconfitta per 3-2 in casa dei giallorossi).
Szczesny si riprende la Roma in una sola notte, regalando i 15 milioni di euro del passaggio del turno. Soldi che potranno essere investiti nel mercato di gennaio, cercando di aumentare il gruzzolo con la cessione di Iturbe. Ma queste sono cose che non riguardano il buon Wojciech. Garcia si aspetta da lui continuità: per la rimonta non sarebbe male rivedere quella parata anche in campionato.