Il direttore del Centro di coordinamento per le segnalazioni e le emergenze sanitarie apre agli stadi con il pubblico
© Getty Images
Fernando Simon, direttore del Centro di coordinamento per le segnalazioni e le emergenze sanitarie della Spagna, apre agli stadi con il pubblico. "Abbiamo discusso alcuni aspetti chiave come la presenza o meno del pubblico in tribuna - ha spiegato l'epidemiologo -. Nessuna risposta definitiva è stata data, ovviamente perché non può essere data in questo momento. Ma è vero che il ministero ha promesso di fare una valutazione dei rischi. E nel caso in cui nella fase 3, a seconda della situazione epidemiologica, si potrà fare, sarà fatto", Una buona notizia per i tifosi spagnoli, in particolare per quelli del Barcellona che, se tutto andrà bene, potranno tornare al Camp Nou per sostenere Messi e compagni nella sfida di ritorno degli ottavi di Champions League.
La fase 3 di cui parla Simon è la quarta e ultima prevista dal Governo per tornare a una nuova normalità in Spagna, in pratica quella della maggiore libertà sempre rispettando il distanziamento sociale e le norme igieniche: si flessibilizza la mobilità, si riprendono anche spettacoli e concerti, solo dove è possibile mantenere una distanza di 2 metri tra gli spettatori e senza mai superare il 50 per cento della capienza dei locali.
Barcellona con la sua città metropolitana è una delle città più colpite dalla pandemia e solo il 25 maggio è entrata nella fase 1 e non prima dell'8 giugno entrerà nella 2. Considerando che ogni fase dura almeno due settimane e che la Champions non ripartirà prima di agosto, c'è tutto il tempo perché il Camp Nou sia pieno a metà. Un problema in più per Gattuso e il suo Napoli, già chiamati all'impresa dopo l'1-1 del San Paolo.