Il tecnico rossonero: "Dobbiamo evitare le distrazioni". Rafael Leao: "Sento di poter essere decisivo in campo"
Dopo due sconfitte in rimonta nelle prime due partite del girone di Champions League, il Milan di Pioli cerca punti in casa del Porto di Sergio Conceiçao: "Questa doppia sfida sarà decisiva per il nostro futuro in Europa - ha commentato il tecnico -. Dobbiamo essere concentrati per novanta minuti ed evitare quelle distrazioni che abbiamo pagato caro nelle prime due gare". Titolare Leao: "Sento fiducia, posso essere decisivo in ogni momento".
LE PAROLE DI PIOLI IN CONFERENZA
Sarà una partita più fisica o tecnica?
Entrambe le cose. Il Porto è molto solido e organizzato, con giocatori offensivi di qualità. L'allenatore è preparato e abituato a giocare la Champions. Sarà una gara difficile.
Avete provato qualcosa di particolare?
Prepariamo ogni partita in maniera diversa. Abbiamo studiato il Porto durante la sosta e abbiamo la nostra strategia, sperando dia i frutti.
Ibrahimovic partirà titolare?
Sta meglio, ha più minuti di sabato in campo ma non tantissimi.
Come sta Bennacer?
Sta bene, è tornato in buone condizioni dopo la nazionale. E' pronto per giocare.
Avete la percezione di essere obbligati a vincere a Porto?
I due confronti col Porto saranno decisivi per l'esito finale del girone.
Krunic può partire titolare dietro la punta?
Si gioca il posto con Maldini. Rade ha fatto bene quando è entrato e sta crescendo. Il brutto degli infortuni è che per tornare al 100% ci metti un po', deve giocare ed è pronto.
Che scontro sarà tra Ibrahimovic e Pepe?
Sono due giocatori fisici e di temperamento. Stiamo facendo di tutto per avere Ibra a disposizione, poi sarà pronto a confrontarsi con qualunque difensore.
Quali sono i punti di forza del Porto?
E' una squadra completa e compatta. Se devo fare un nome dico Diaz per qualità e velocità, lo teniamo in forte considerazione.
Manca solo la vittoria in Champions per dare un segnale ulteriore per dire di essere tornati grandi?
No, ne mancano tanti. I ragazzi stanno facendo bene, ma ci sono ancora tanti step per poter dire una cosa così.
Su quali aspetti avete lavorato per affrontare questa gara ed evitare certi errori?
Serve concentrazione e lucidità in ogni singola situazione. Nelle prime due partite ogni minimo errore lo abbiamo pagato caro, per questo attenzione e collaborazione dovranno esserci per novanta minuti nelle due fasi. Noi dobbiamo essere pericolosi, ma evitare disattenzioni in fase difensiva.
In cosa l'ha colpita di più di Leao da luglio a oggi?
E' più consapevole delle proprie qualità e sta più concentrato durante le partite. Penso possa fare ancora di più perché ha grandi potenzialità.
Cosa hai fatto da solo e quali sono i meriti dei giocatori?
Il nostro è un lavoro reciproco. Io cerco di aiutarli a crescere e loro mi danno tutto. Io cerco di preparare ogni cosa al meglio, i dettagli, le strategie poi è chiaro che in campo vanno loro. Il nostro deve essere un confronto continuo per crescere insieme.
... E QUELLE DI LEAO
In cosa sei cambiato quest'anno?
Mi mancava continuità, oggi posso dire che durante la partita lo sono di più grazie ai compagni e all'allenatore.
E' un derby quello col Porto per te? Quanto senti questa sfida?
Giocare contro il Porto è sempre difficile, hanno grandi qualità e non sono facili da affrontare. Domani per me e i compagni è una finale che dobbiamo vincere, ci servono punti.
Siete obbligati a vincere?
Sì, dal primo minuto vogliamo iniziare forte. Dovremo stare attenti perché il Porto è una bella squadra che ha qualità e vuole punti.
Pensi di poter diventare un giocatore di livello mondiale? Lo vuoi fare con il Milan in Champions?
In ogni allenamento cerco di crescere, sono in un grande club che mi può aiutare in questo.
Cosa temi del Porto?
Sicuramente vorranno vincere ogni duello perché anche loro sono costretti a fare punti. Ci aspettiamo una bella sfida.
E' la fase più importante del Milan da quando sei arrivato? Potete arrivare lontano?
E' quello che vogliamo e quella di Porto è una opportunità. Siamo una squadra giovane ma con la testa giusta, con calciatori di esperienza.
Che differenza c'è tra giocare in campionato e in Champions League?
La Serie A è un campionato molto difficile, io personalmente ho fatto fatica e ho visto la differenza rispetto al passato. La Champions è un sogno da piccolo, è una emozione unica e voglio approfittare per fare il massimo.
In cosa sei maturato?
La fiducia dell'allenatore e dei dirigenti è decisiva. Il Milan mi ha dato l'opportunità di mettermi in mostra ed è importante, quest'anno sento di poter fare la differenza in ogni partita quando i compagni mi passano il pallone. Cerco sempre un assist o un gol, la fiducia di tutti mi ha dato molto.
Da queste partite passa il tuo futuro in nazionale?
In ogni gara voglio fare vedere cosa posso fare. Conta vincere, poi se segno o faccio assist meglio, ma vogliamo i tre punti per andare avanti in Champions.