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VERSO YOUNG BOYS-ATALANTA

Verso Young Boys-Atalanta, Gasperini: "Sul sintetico cambia tutto, ma non sia un alibi"

Le parole del tecnico dell'Atalanta alla vigilia del match di Berna in Champions League

25 Nov 2024 - 22:50

L'Atalanta vola in Serie A e in Champions League, dove non ha ancora subito gol. La quinta partita è in Svizzera in casa dello Young Boys che ha già messo in difficoltà l'Inter in questa stagione. Un match, quello di Berna, che Gasperini teme anche per il campo sintetico dei gialloneri: "Siamo in un momento molto favorevole - ha ammesso il tecnico nerazzurro -, ma questa è un'altra competizione e vogliamo continuare il buon percorso iniziato".

Lo 0-0 contro il Celtic è ancora un rammarico per la Dea che non vuole commettere l'errore di sottovalutare la squadra svizzera: "Dobbiamo stare molto attenti - ha ricordato Gasperini -, hanno cambiato allenatore e in campionato stanno andando meglio. Hanno fatto faticare l'Inter in Champions e già questo la dice lunga".

L'insidia del campo è presente per il tecnico dell'Atalanta: "Sicuramente è migliore rispetto a quello di tre anni fa, ma resta un terreno sintetico e non siamo abituati. Ci dovremo adattare velocemente e senza trovare alibi, anche se giocare su questa superficie è sicuramente diverso. Cambia il rimbalzo della palla, la velocità e anche il calciare il pallone è diverso. Non dobbiamo far passare 30 minuti per adattarci".

Dopo lo Young Boys, l'Atalanta affronterà Real Madrid e Barcellona: "Sappiamo che questa partita sarà quasi decisiva per la nostra qualificazione e il futuro nella competizione. Turnover? Non ha senso far riposare i giocatori migliori se sono in forma, quelli che stanno meglio bisogna mandarli in campo - ha confermato Gasperini -. Giocando ogni tre giorni è chiaro che bisogna fare delle rotazioni". Non ci sarà Scalvini: "Non l'ho portato perché su questa superficie ho preferito evitare".

Il gioco dell'Atalanta di Gasperini è apprezzato in tutta Europa: "I miei giocatori sono la maggiore fonte di idee, che mi vengono in base alle loro caratteristiche. Diciamo che giocare le coppe è stato fonte di esperienza perché ti approcci con culture calcistiche differenti".

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