Decide ancora una volta l'uruguaiano nel recupero. I gialloblu non vincono da dieci gare di fila
E' un gol di Laxalt al 91' a decidere la sfida del Bentegodi tra Chievo e Genoa. Il Grifone si aggiudica così una gara con pochissime emozioni e occasioni dominata a lunghi tratta dalla paura di perdere. Nel primo tempo gol annullato a Pandev per fuorigioco. Nel finale Sorrentino salva sempre sul macedone prima che l'uruguaiano, su assist di Lapadula, trovi il mancino vincente. I rossublu salgono a 27 punti. Decima gara senza vittoria per i gialloblu.
Si sono a lungo cantate vicendevolmente il "Non mi avete fatto niente" che dà il titolo alla canzone con cui Moro e Meta hanno vinto il Festival di Sanremo poche ore fa: Chievo e Genoa hanno costruito poco o nulla, i padroni di casa hanno fatto più possesso ma sono state degli ospiti, di fatto, le uniche occasioni degne di questo nome e sono arrivate nei minuti finali di una gara che sembrava destinata, con rassegnazione, a spegnersi su un pareggio che non avrebbe, appunto, fatto male a nessuno. Ma Laxalt, a quanto pare, ama accendersi all'improvviso in pieno recupero e prendersi il centro del palco e della scena: dopo il sigillo alla Lazio eccone un altro da tre punti. Per Maran, inchiodato a 22 punti con un margine di soli 5 punti sulla terzultima, è notte fonda: non vince dal 25 novembre scorso e ha ottenuto solo due punti nelle ultime dieci partite di campionato. Non succedeva da dieci anni. Terza vittoria nelle ultime 5 per il Grifone che fuori casa è una sentenza: dei suoi 27 punti totali, 19 sono arrivati lontano da Marassi. E alla fine Laxalt ha cantato a squarciagola e di male ne ha fatto eccome.
Chievo e Genoa cercavano una "partenza intelligente": per effetto del ko della Spal, infatti, un eventuale successo consentirebbe a una delle due squadre che viaggiano a corrente alternata di allungare e portarsi fuori dalla zona rossa, evitando di restare intrappolati nel traffico della lotta-retrocessione. Ed è dei rossoblu lo sprint che li porta a +10 dalla pericolosa terz'ultima piazza. L'ingorgo, per il momento, si allontana. Ma la partenza, a dire il vero, è rilento se per vedere la prima conclusione verso la porta del Chievo, con Bastien, bisogna attendere che sul cronometro siano trascorsi 24 minuti; 29 per assistere al tentativo del Grifone col destro largo di Galabinov. Il primo tempo è senza occasioni da gol, con la squadra di Maran alla ricerca di spizzate e imbucate centrali ma incapace di costruire trame in gradi di allargare le maglie rossoblu e creare varchi vincenti. Gli uomini di Ballardini, invece, alternano tentativi di ripartenze facendo leva sulla sapienza di Pandev e sfondamenti a sinistra dove corre e cerca spazio Laxalt, a momenti di apnea dove il pallino viene lasciato al Chievo senza che, comunque, i padroni di casa riescano a mettere in difficoltà una difesa che dall'arrivo dell'attuale tecnico ha incassato sei reti. Solo la Juventus è riuscita a far registrare numeri migliori.
Allora la svolta Maran la cerca con gli ingressi di Castro e Pellissier a inizio ripresa ma l'andamento resta lento sulls scia dei primi 45 minuti con il pur apprezzabile tentativo dei veneti di cercare lo scatto in più, la corsa in più, con un po' di foga ma poca precisione e poche idee. E il passare dei minuti non può che contribuire al mantenimento dello status quo con le squadre in campo che danno l'impressione di volersi, a questo punto, accontentare rischiando il meno possibile come nel più classico dei "meglio due feriti che un morto". Ma quello che non è successo per circa 90 minuti succede nel finale con Sorrentino che prima para su Pandev e che poi deve inchinarsi di fronte al mancino dal limite di Laxalt che sfrutta la spizzata di testa di Lapadula e decide un match poco entusiasmante, poco avvincente ma decisivo nella corsa salvezza. E fa parecchio male ai suoi avversari.
Laxalt 7,5 - Di categoria superiore rispetto a quelli in campo: tutte le azioni del Genoa transitano dalla sua parte. Si propone, si inserisce, cerca di concludere e alla fine trova, per la seconda gara consecutiva, il colpo da tre punti. Hombre del partido.
Bertolacci 5,5 - In teorica posizione di regista nel ruolo che fu di Veloso, si fa apprezzare per le copertura ma si fa vedere e si propone pochissimo.
Spolli 6,5 - E' lui la colonna di una difesa che dall'arrivo di Ballardini subisce pochissimo. Se il Genoa è insuperabile il merito è soprattutto suo, sempre al posto giusto.
Giaccherini 5 - deve ritrovare minuti e condizione. Anonimo
Bastien 6 - E' il più pericoloso dei suoi, di fatto produce le uniche due conclusioni degne di nota. Il più reattivo, quello che prova a fare di più anche se spesso è impreciso
Meggiorini 5,5 - Fatica a trovare spunti e iniziative, come tutto il pacchetto offensivo del Chievo che non punge mai.
• I clivensi non vincono in Serie A da 10 partite (2N, 8P) e per sette volte non hanno segnato in questa striscia.
• Il Genoa ha vinto la seconda partita consecutiva in campionato: era dall’agosto 2016 che non accadeva ai rossoblu in Serie A.
• I liguri hanno perso solamente una delle ultime sette gare esterne (4V, 2N) di Serie A ed hanno mantenuto la porta inviolata per cinque volte in questa striscia.
• Nelle ultime otto partite di campionato il Genoa ha subito tre reti: solo la Juventus (una) ne ha subite di meno in questo intervallo di gare.
• Il Chievo ha centrato la porta solamente una volta in questa partita: solamente contro l’Atalanta la scorsa settimana (zero) hanno fatto peggio. • I veronesi hanno subito 10 gol nell’ultimo quarto d’ora di gara questa stagione in Serie A. Solo la Sampdoria (11) ne subisce di più della squadra di Maran in questo intervallo.
• E' la prima volta in carriera che Laxalt segna in due partite consecutive di Serie A.
• Quello di Lapadula è il suo primo assist stagionale in campionato.
• Era dal 30 dicembre contro il Benevento che Inglese non partiva titolare in un match di Serie A.