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MERCATO

Chukwueze e la mamma che un giorno gli bruciò maglia, scarpe e pantaloncini

I genitori volevano che studiasse, ma Samuel sognava di diventare un grande calciatore come il suo idolo Jay-Jay Okocha e alla fine ce l'ha fatta

di Enzo Palladini
20 Lug 2023 - 16:57

“Ma quale calcio, devi studiare e basta”: La frase, ossessiva, rimbalzava nella testa di Samuel Chimerenka Chukwueze. Il padre sacerdote e la mamma infermiera gliela ripetevano tutti i giorni: quello sport non faceva per lui. Doveva diventare qualcuno, laurearsi. Problemi di soldi non ce n’erano, la famiglia (papà, mamma, fratello e sorella più giovani di lui) poteva permettersi di allevare un dottore. Invece…
 

Umuahia è una città del sud della Nigeria, poco più di 200.000 abitanti. È la capitale dello Stato confederato di Abia, considerata uno dei più importanti mercati agricoli d’Africa. A Umuahia, Samuel Chukwueze è nato il 22 maggio del 1999, da una famiglia di etnia Igbo. Considerati gli inventori della musica blues, gli Igbo sono di religione cristiana (non cattolica), con qualche commistione tra il Cristianesimo e alcuni riti africani. Proprio la religione era fonte d’ispirazione per la famiglia Chukwueze. Il padre sacerdote iscrisse il piccolo Samuel prima al Government College Umuahia e poi alla Evangel Secondary School. La strada da seguire doveva essere quella, niente distrazioni, niente che non fosse studio.

Ma c’era un sogno che agitava le notti di Samuel. Voleva diventare come Jay-Jay Okocha, uno dei più grandi campioni della storia nigeriana. Doveva stare attento, però. Non poteva confessarlo e doveva riuscire a giocare quando i genitori erano indaffarati. Un giorno la madre lo beccò con addosso maglietta, pantaloncini e scarpe da calcio. Lo fece spogliare e buttò tutta l’attrezzatura nel fuoco, facendolo piangere a dirotto. Non si scherzava, perché papà e mamma erano spalleggiati da uno zio ancora più severo. Eppure Samuel era un bravo studente, magari non il più bravo di tutti, però i risultati erano dignitosi. Voleva giocare a calcio, semplicemente quello.

Nella vita a volte basta poco, basta un angelo custode che ci prenda per la collottola e ci rimetta al posto giusto. Questo angelo per Chukwueze fu un amico di famiglia che convinse i genitori a farlo allenare con la New Generation Academy. Aveva una marcia in più degli altri, così nel 2012 venne preso dalla Diamond Football Academy, decisamente più strutturata e organizzata. Nel 2013 la Diamond venne invitata alla Ibercup in Portogallo e la vinse, con Chukwueze capocannoniere del torneo. Da lì alle Nazionali giovanili nigeriane il passo fu brevissimo e nel 2015 eccolo al Mondiale Under 17 in Cile: Nigeria trionfatrice, con Chukwueze Scarpa di bronzo, 3 gol e 3 assist, alle spallle di un certo Victor Osimhen (premiato anche con il Pallone d’argento a quota 10 reti e del tedesco Eggestein, 4 reti.

Giocare un Mondiale giovanile vuol dire mettersi in mostra di fronte agli osservatori di tutto il mondo. Samuel venne bombardato di inviti, andò a visitare i centri di allenamento del Salisburgo, del Porto e del Paris Saint Germain. A un certo punto aveva quasi deciso di firmare per l’Arsenal. Su questo attaccante nigeriano però arrivò prima di tutti il Villarreal, che lo mise sotto contratto nel luglio del 2017. Alla Diamond Academy andarono 500.000 euro di premio valorizzazione. Doveva essere il coronamento di un sogno, invece rischiò di trasformarsi in un incubo. Era in Spagna, ma gli sembrava di essere su Marte. Non capiva una parola, non capivano cosa gli dessero da mangiare, lo impressionava il sangue che vedeva uscire dalla carne quando la tagliava nel piatto.

Tutto passa nella vita, anche il disagio iniziale quando si cambia continente. Il tempo di ambientarsi, poi il 15 aprile 2018 arrivò il debutto con la squadra B del Villarreal, contro il Sabadell. Il 20 maggio, alla sesta presenza, primo gol contro il Bilbao Athletic, la filiale dell’Athletic Bilbao.

Nell’estate del 2018, era aggregato alla prima squadra. Il 20 settembre, debutto in Europa League contro i Glasgow Rangers. Il 1° novembre, primo gol ufficiale in Coppa del Re contro l’Almeria, l’11 novembre primo gol in Liga contro il Rayo Vallecano. Ma il suo vero atto d’eroismo è datato 12 aprile 2022, gol decisivo contro il Bayern per qualificare il Villarreal alle semifinali di Champions League. Nelle sue cinque stagioni al Villarreal ha giocato in totale tra campionato e Coppe 227 partite, realizzando 41 gol e conquistando l’Europa League a Danzica nel 2021. Alla fine dello scorso campionato è stato eletto “Miglior giocatore africano della Liga”, attirando a un certo punto anche l’attenzione del Real Madrid.

Dal punto di vista tecnico, Chukwueze può essere considerato il prototipo dell’attaccante esterno. Può giocare sia sulla destra che sulla sinistra, perché pur essendo mancino calcia con una certa disinvoltura anche con il destro. Velocità e potenza sono le sue caratteristiche principali, ha una grande facilità nel saltare l’uomo. Tanto per dare un paio di cifre significative, 13 gol e 11 assist in questa stagione tra tutte le competizioni. Cifre che farebbero molto bene al Milan.

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