A decidere la finale di Tirana è una zampata di Zaniolo nel primo tempo, poi tanta sofferenza e un'esultanza attesa da 14 anni
di Daniele PezziniLa Roma batte 1-0 il Feyenoord nella finale di Tirana e conquista la prima edizione della Conference League, tornando ad alzare un trofeo dopo 14 anni digiuno. A decidere il match è una zampata di Zaniolo al 32', bravo ad approfittare di un'indecisione della difesa avversaria. Nella ripresa i giallorossi soffrono moltissimo, gli olandesi colpiscono due pali, ma dopo 5' di recupero può esplodere la festa, in Albania e nella Capitale.
LA PARTITA
I sogni del popolo giallorosso diventano realtà. La Roma alza al cielo un trofeo come non le accadeva dalla stagione 2007/08 (Coppa Italia) e torna a vincere un titolo internazionale dopo oltre 60 anni (l'ultimo fu la Coppa delle Fiere 60/61). Mourinho riscrive la storia del club, ma anche la sua, mettendosi in bacheca il quinto titolo europeo su cinque finali disputate e riportando l'Italia in alto in Europa 12 anni dopo il Triplete della sua Inter. Per tutti i tifosi giallorossi una liberazione, dopo anni di sofferenze e delusioni.
Il Feyenoord parte con la consueta intensità, attaccando la Roma sulla propria trequarti con un pressing aggressivo, anche se a tratti un po' confusionario. I giallorossi hanno un approccio più attendista e dopo un quarto d'ora devono fare i conti con il ko di Mkhitaryan, vittima di un'immediata ricaduta dell'infortunio al flessore che lo teneva fermo da fine aprile. Col passare dei minuti gli uomini di Mourinho trovano coraggio, cominciano ad alzare il baricentro e al 32' la sbloccano: sul lungo lancio di Mancini va a vuoto Trauner, che si fa sorprendere alle spalle da Zaniolo, bravo a scavalcare Bijlow in uscita col tocco sotto di sinistro. Gli olandesi tentano di reagire sfruttando le loro armi migliori, aggressività e velocità. Mettono molta pressione, ma negli ultimi 25 metri mancano di inventiva e qualità e la difesa romanista, capitanata da uno Smalling in grande serata, regge l'urto senza grandi affanni fino all'intervallo.
Nella ripresa la musica non cambia, il Feyenoord parte ultra aggressivo e dopo un paio di minuti sfiora il gol del pari sugli sviluppi di corner: nella prima mischia il pallone si stampa sul palo, poi è bravissimo Rui Patricio a respingere la conclusione a botta sicura di Til. Passano pochi istanti e l'estremo difensore è ancora decisivo, questa volta su un siluro da fuori di Malacia, allungato dal portoghese sull'incrocio. I ritmi di gara sono indiavolati, la Roma protesta per un potenziale fallo da ultimo uomo di Senesi su Abraham, neanche fischiato da Kovacs, ma a fare la gara sono sempre gli olandesi. I ragazzi di Mourinho sembrano sulle gambe e faticano a uscire dalla propria metà campo, il tecnico sceglie allora di inserire Veretout e Spinazzola al posto degli sfiniti Zaniolo e Zalewski e proprio Veretout spaventa per la prima volta nella ripresa Bijlow, con un destro potente che il portiere olandese è bravo a respingere. A 5' dalla fine, dopo diversi minuti di sofferenza, è Pellegrini ad avere la clamorosa chance di chiuderla, ma il portiere del Feyenoord è ancora attento. L'ultimo brivido arriva in pieno recupero, quando Linssen liscia incredibilmente la palla dell'1-1 a tu per tu con Rui Patricio. Poi, può esplodere la festa.
LE PAGELLE
Smalling 7,5 - Una serata da leader. Guida la difesa con attenzione, sbagliando poco e nulla contro una squadra che mette pressione praticamente per tutti e 90 i minuti di gioco.
Zaniolo 7 - Un gol che unisce opportunismo e classe, poi tanto sacrificio per la squadra. È lui l'eroe della serata. Il calciatore che riporta un trofeo a Roma dopo anni di delusioni.
Abraham 6,5 -Di occasioni ne ha pochissime, ma la voglia di sacrificarsi per i compagni non gli manca mai, neanche quando si ritrova, sfinito, a lottare praticamente da solo con tutta la difesa avversaria.
Rui Patricio 7 - Nel primo tempo è quasi spettatore, ma poi è decisivo con due super parate a inizio ripresa che di fatto consentono ai suoi di resistere nel momento più difficile.
Trauner 5 - Subito un giallo ingenuo, poi la clamorosa indecisione sul lancio di Mancini che spiana la strada al gol di Zaniolo.
Bijlow 5,5 - Non giocava da quasi tre mesi e l'incertezza in uscita sul gol che decide la gara lo dimostra. Un paio di buone parate nella ripresa non bastano a rimettere in piedi la sua serata.
Geertruida 6,5 - Lui e Malacia, sulla carta esterni difensivi, sono di gran lunga i migliori in campo del Feyenoord. Sempre all'attacco, sempre pronti a sostenere l'azione offensiva e a creare scompigli nella retroguardia avversaria.
Sinisterra 6 - Il talento c'è tutto. Velocità, dribbling, ma anche qualche imprecisione di troppo e poca concretezza.
IL TABELLINO
Roma-Feyenoord 1-0
Roma (3-4-2-1): Rui Patricio 7; Mancini 6,5, Smalling 7,5, Ibanez 7; Karsdorp 6 (44' st Vina sv), Mkhitaryan 6 (17' Oliveira 6), Cristante 6,5, Zalewski 6,5 (22' st Spinazzola 6,5); Pellegrini 6, Zaniolo 7 (22' st Veretout 6,5); Abraham 6,5 (44' st Shomurodov sv).
Allenatore: Mourinho 6,5
Feyenoord (4-2-3-1): Bijlow 5,5; Geertruida 6,5, Trauner 5 (29' st Pedersen 6), Senesi 5,5, Malacia 6,5 (43' st Jahanbakhsh sv); Kokcu 5,5 (43' st Walemark sv), Aursnes 5,5; Nelson 5,5 (29' st Linssen 5), Til 6 (15' st Toornstra 5,5), Sinisterra 6; Dessers 5,5.
Allenatore: Slot 6
Arbitro: Kovacs
Marcatori: 32' Zaniolo (R)
Ammoniti: Trauner (F), Pellegrini (R), Zalewski (R), Rui Patricio (R), Spinazzola (R)
Espulsi: