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Olympiacos-Fiorentina, finale di Conference: ultime notizie e probabili formazioni

Italiano alla ricerca della rivincita dell'anno scorso e soprattutto del primo trofeo in carriera ma di fronte c'è "lo specialista" Mendilibar

29 Mag 2024 - 08:24

L'Italia sogna il bis: dopo l'Europa League con l'Atalanta, stasera la Fiorentina sfida l'Olympiacos nella finale di Conference League. Sarà tutto meno che una sfida facile per i viola, che giocheranno "in casa" dei rivali, ad Atene, e contro un allenatore, Mendilibar, che sa come si battono le italiane visto che l'anno scorso era sulla panchina del Siviglia che aveva condannato la Roma in finale di Europa League. Ma, lo hanno spiegato Vincenzo Italiano e il capitano Biraghi alla vigilia, sono due le extra-motivazioni del gruppo: la rivincita per la sconfitta dello scorso anno col West Ham e la voglia assoluta di alzare il trofeo per dedicarlo a Joe Barone.

Per la Fiorentina, dicevamo, è la seconda finale consecutiva dopo quella persa un anno fa a Praga: scontata quindi la voglia di riscattare quella delusione e portare a casa un trofeo internazionale dopo 60 anni. Per l'occasione è atteso anche il presidente Rocco Commisso, in arrivo oggi in Grecia, mentre allo stadio sono attesi oltre 9.000 tifosi nel settore riservato all'interno dello stadio Agia Sophia, e altri 30.000 si ritroveranno al Franchi per assistere alla partitissima davanti ai maxischermi, duemila quelli che si recheranno al Viola Park aperto per l'occasione e molte le persone che si daranno appuntamento anche nei vari ritrovi che si sono organizzati per seguire la finale, sperando in una notte di festa come è stata per l'Atalanta e i suoi sostenitori dopo la conquista dell'Europa League.

Italiano pensa a mettere Milenkovic - e non Ranieri - di fianco a Martinez Quarta mentre a dirigere le danze a centrocampo pronta la cintuare Arthur-Bonaventura. Alle spalle di Belotti il trio Nico, Beltra e Kouamé con Barak e Nzola pronti a subentrare in corso. L'Olympiacos si presenta con il solito 4-2-3-1: El Kaabi è il pericolo numero uno. Un dubbio per Mendilibar, che lo scorso anno ha battuto la Roma in finale di Europa League: da capire la disponibilità di Ortega.

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