© Getty Images
I soldi raccolti durante l'ultima 'Partita del Cuore', che si è disputata il 16 luglio scorso tra la Nazionale cantanti e i politici, sono stati consegnati ufficialmente durante una cerimonia al Senato, nella sala Koch. Si tratta di 351.487 euro e serviranno per l'accoglienza dei pazienti dell'ospedale Bambin Gesù di Roma e per un ecografo per l'ambulatorio pediatrico del presidio ospedaliero San Salvatore de L'Aquila. La sfida, giocata nello stadio aquilano, finì con la vittoria dei politici. Grazie anche a un goal di Elly Schlein su assist di Matteo Renzi che innescò suggestioni politiche di un 'campo larghissimo'. Alla cerimonia, nel ruolo di conduttore e padrone di casa, il presidente del Senato, Ignazio La Russa che allora fu l'allenatore dei politici. "Insieme a me, da co-coach, c'era il senatore Casini", ha ricordato salutando Pier Ferdinando Casini come "il vero decano del Parlamento". Poi, dopo aver visto le immagini clou della partita, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana ha scherzato: "Dalle immagini sembrava una partita di calcio vera", aggiungendo che "la coppa la tengo custodita in ufficio, ma penso che la cosa più bella, per cui dobbiamo ringraziare tutti gli italiani, è la loro solidarietà". Alla cerimonia hanno partecipato anche Mogol, come socio fondatore della Nazionale cantanti, il capitano della squadra Enrico Ruggeri e Riccardo Cocciante che si è esibito al piano con 'Questione di feeling' chiarendo di non aver partecipato perché "non so giocare a calcio". Presenti anche i vertici dell'ospedale Bambin Gesù e il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi. Successivamente, i presidenti delle due Camere e Mogol hanno mostrato l'assegno simbolico del ricavato dalla partita. La cerimonia si è chiusa con la consegna della campanella, usata nell'aula del Senato, dal presidente La Russa a Enrico Ruggeri ("Un artista del quale tutti dobbiamo sentirci onorati", ha aggiunto la seconda carica dello Stato) e l'impegno dei politici, a sfidare di nuovo i cantanti. "Prendiamo l'impegno di fare la rivincita - ha promesso La Russa - e speriamo per voi cantanti che sarete capaci di fare anche la remuntada", ammettendo che nella partita di luglio "hanno vinto incredibilmente i più scarsi, cioè i politici, dimostrando che nella vita per una volta anche gli ultimi possono vincere" e scherzando sul fatto che potrebbero giocare anche senza le riprese della Rai ("Beh, sennò c'è sempre Mediaset! Ma sì, scherzo. Viva la Rai!").