"Abbiamo fatto tutto quello che c'era da fare: entrare in Champions e vincere la Coppa Italia"
Dopo aver vinto la finale di Coppa Italia, centrando il quinto successo personale da record nel torneo, Massimiliano Allegri ha analizzato il match con l'Atalanta, sottolineato l'importanza del traguardo raggiunto e lanciato anche qualche indizio sul suo futuro. "Sono molto contento per i ragazzi, han fatto un buon lavoro e regalato una gioia alla società, ai tifosi e a me - ha spiegato -. Vince non è mai facile, ma è nel Dna della Juve". "In tanti mi danno fuori dalla Juve. Se l'anno prossimo non sarò più l'allenatore di questa squadra, lascio una squadra forte e vincente - ha aggiunto -. La società farà le sue valutazioni. Ha il diritto di decidere se cambiare giocatori o mister".
"A fine partita stavo festeggiando con la squadra. Rispetto la società e gli uomini. La Juve è vincere, il resto non conta niente - ha continuato Allegri -. A fine gara volevo festeggiare con i miei ragazzi che han fatto una stagione importante nonostante il finale". "Il merito è dei giocatori che volevano questa Coppa. Prima del match ho detto loro che potevano vincere e sono molto contento della prestazione", ha aggiunto.
"Da quando abbiamo perso con l'Inter abbiamo passato tre mesi duri in cui la palla è diventata molto pesante. Abbiamo fatto tutto quello che c'era da fare: entrare in Champions e vincere la Coppa Italia - ha spiegato ancora -. E' stata una vittoria di squadra". "Alla Juve le critiche arrivano addosso e questi mesi sono serviti ai ragazzi per crescere in vista del futuro - ha continuato il tecnico bianconero -. Nicolussi Caviglia? E' un ragazzo intelligente, forse potevo usarlo di più. Ma quando è stato chiamato in causa ha risposto presente".
"E' una questione di rispetto, comportamenti. Sono contento di far parte di questa gloriosa società. Questo è il mio ottavo anno qui e mi è stata data la possibilità di vincere dei trofei - h proseguito Allegri -. Stasera si festeggia, ma da domani la Juve si deve preparare a vincere". "Il futuro? La società ha il diritto di decidere - ha concluso -. Per me era importante giocare la finale di stasera e mi sono veramente divertito".