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Atalanta, Gasperini: "Var? Non si capisce più chi arbitra, Di Bello è un maleducato"

"C'è una disparità di interventi e interpretazioni. Io ho chiesto all'arbitro di andare al Var sulla spinta di Reijnders su De Roon"

11 Gen 2024 - 00:18

Dopo la vittoria col Milan e il passaggio in semifinale di Coppa ItaliaGian Piero Gasperini è soddisfatto della prestazione e del risultato, ma non risparmia stoccate al direttore di gara. "Il Var è un mezzo straordinario, ma ora è una guerra in campo, c'è competizione tra arbitri e varisti e non si capisce bene chi arbitra. E' un problema grosso - ha spiegato il tecnico dell'Atalanta -. Di Bello è un gran maleducato, prima della gara non mi ha nemmeno salutato". "Con lui e Valeri c'è una casistica enorme contro la Dea, ma io azzero sempre e per me possono venire tutti ad arbitrarci - ha aggiunto -. Non ho mai fatto richieste".

"Il VAR è nato per ridurre gli errori gravi degli arbitri, ma ora il VAR ha preso il sopravvento. Non sappiamo più quando è rigore o no: me lo spieghino. Tutti gridano, strillano, interpretano - ha continuato in conferenza stampa -. Molti di voi giudicano diversamente le situazioni. C'è confusione e non più certezza di regolamento. Se il VAR va alla ricerca di un rigore è chi cerca trova. A me il VAR sempre diventato questo". 

"Non abbiamo vinto dei trofei in questi anni, ma in Coppa Italia siamo andati in finale già due volte - ha proseguito Gasperini guardando avanti -. Lo scudetto e la Champions non sono obiettivi alla portata dell'Atalanta, mentre in Coppa Italia se si incastrano le dinamiche si può arrivare anche in finale e ci si può giocare il titolo. Faremo di tutto per arrivarci e conquistare una Coppa". "Vittorie come queste sono un po' come vincere delle coppe per noi. Vincere a Milano è motivo di grande prestigio - ha aggiunto -. In questi tre giorni abbiamo giocato all'Olimpico e San Siro. Per l'Atalanta e per noi è un grande orgoglio uscire da questi stadi avendo messo in difficoltà squadre così forti". 

Poi qualche considerazione sull'atteggiamento più accorto in campo della Dea. "Questa squadra ha altre caratteristiche. Abbiamo cambiato molto e abbiamo diversi giovani - ha spiegato il tecnico nerazzurro -. Nella prima mezz'ora stasera abbiamo faticato, poi siamo cresciuti". "Tatticamente sappiamo affrontare tutti i moduli e gli avversari e per questo abbiamo tanti margini di crescita se riusciremo a valorizzare i vari De Ketelaere, Scamacca e Touré", ha concluso Gasperini"

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