Allegri recupera Danilo ma rischia di perdere Yildiz, Gasperini invece dovrà fare a meno dello squalificato Scamacca, ma potrà contare su un De Ketelaere scatenato
All'Olimpico è iniziato il countdown per la finale di Coppa Italia (in esclusiva cu Canale 5 e in streaming su SportMediaset) e l'attesa cresce con l'avvicinarsi del fischio di inizio. Oggi Juve e Atalanta saranno ricevute al completo dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla presenza anche del ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, del presidente della Federcalcio Gabriele Gravina, del ct azzurro Luciano Spalletti, del presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini e dell'ad Luigi De Siervo. Poi gli occhi e le attenzioni saranno tutti puntati sul campo, sullo stato di forma dei giocatori e sulle possibili mosse tecnico-tattiche di Allegri e Gasperini.
Al grande evento Juve e Atalanta arrivano con sensazioni, condizione e spirito completamente diversi, ma anche con un bagaglio di esperienza e un palmarès decisamente differente. Dopo aver toccato il fondo nel primo tempo contro la Salernitana, la squadra di Allegri ha blindato la Champions solo grazie alla vittoria dell'Atalanta sulla Roma e ora può concentrare tutte le sue forze sull'ultima chance rimasta per portare a casa un trofeo in questa stagione complicata. Tra campionato e Coppa Italia i bianconeri non vincono da aprile e nelle ultime sei gare hanno incassato una sconfitta e cinque pareggi. Certamente non un gran bel biglietto da visita in vista dell'ultimo atto della Coppa Italia. Ma la Juve è la Juve e Allegri le proverà tutte per motivare il gruppo puntando sull'orgoglio, sullo spirito d'appartenenza e magari anche sulla sana incoscienza di qualche giovane. Dando un'occhiata all'infermeria bianconera, Danilo e Alex Sandro potrebbero essere a disposizione. Più complicata invece la situazione di Yildiz, a rischio invece dopo aver riportato un forte trauma alla spalla contro la Salernitana. Moduli alla mano, i bianconeri dovrebbero puntare sul solito 3-5-2 con Vlahovic e Chiesa a guidare l'attacco, McKennie, Rabiot e Miretti in regia e Cambiaso e Kostic sugli esterni con Iling-Junior che chiede spazio. Davanti a Perin, in difesa poi dovrebbero esserci Gatti, Bremer e Danilo. Un mix di esperienza e forze fresche per provare a disinnescare la potenza di fuoco dell'Atalanta, metterla sulla lotta e poi colpire in ripartenza.
Tattica possibile, ma sicuramente non semplice da mettere a segno contro una Dea in fiducia e pronta a certificare con un trofeo il grande salto di qualità. Con la qualificazione alla prossima Champions nel mirino e in finale di Europa League e di Coppa Italia, contro la Juve i nerazzurri arrivano a Roma con i favori dei pronostici. Ma l'euforia dell'ultimo periodo potrebbe anche giocare un brutto scherzo ai bergamaschi. Almeno in termini emotivi. Anche perché sul piano del gioco, del pressing e dell'aggressione degli spazi per la banda di Allegri sarà durissima reggere l'urto nerazzurro. Rispetto alla gara vinta con la Roma, Gasperini in finale non avrà a disposizione lo squalificato Scamacca, ma davanti potrà contare su uno scatenato De Ketelaere con Koopmeiners e Lookman a rimorchio. Dietro invece dovrebbe toccare a Djimsiti, Hien e Scalvini, ma resta valida anche l'opzione De Roon arretrato con Pasalic in mediana insieme a Ederson e Zappacosta e Ruggeri sulle corsie.