Apre McKennie, poi il pareggio di Lautaro su rigore. Si va ai supplementari e decide il cileno all'ultimo assalto
L'Inter batte 2-1 la Juventus ai supplementari e si aggiudica la 34a edizione della Supercoppa italiana. Decisiva una rete di Sanchez al 121', quando ormai i rigori sembravano inevitabili. Partono meglio i nerazzurri, ma a passare per primi sono i bianconeri con un colpo di testa di McKennie (25'). Dieci minuti dopo De Sciglio stende Dzeko e dal dischetto Lautaro Martinez non sbaglia. Nella ripresa palo di Dumfries, poi l'incredibile epilogo.
LA PARTITA
La Pazza Inter vince nel modo più pazzo e rocambolesco la sesta Supercoppa della sua storia, lo fa con un gol all'ultimo secondo di Sanchez al termine di una partita dominata per lunghi tratti contro una Juve che ha pensato quasi esclusivamente a difendersi ed è crollata sul più bello a causa di una leggerezza di Alex Sandro. La squadra di Inzaghi ha confermato di essere attualmente un gradino sopra a quella di Allegri, questa sera anche rimaneggiata per le assenze di Chiesa, Cuadrado, De Ligt e un Bonucci in panchina per tutti i 120'. Nonostante il vantaggio con McKennie, in quello che è stato in pratica l'unico tiro pericoloso nello specchio di Handanovic, la Juve non è riuscita ad arginare la voglia e la fame di vittoria del gruppo di Inzaghi, che ha reagito con veemenza, ottenendo il meritato pareggio. Con il passare dei minuti gambe e testa si sono fatte più pesanti, la paura di perdere ha preso il sopravvento, e alla fine ha vinto la squadra che ci ha creduto e provato di più.
Inzaghi conferma 10/11esimi della squadra che ha battuto la Lazio: l'unica novità è Dzeko per Sanchez. Allegri, tra infortuni (Chiesa e il partente Ramsey) e squalifiche (Cuadrado e De Ligt), ridisegna la Juve con un 4-4-2, con Perin in porta e la coppia centrale Chiellini-Rugani. In attacco la coppia Morata-Kulusevski, con Dybala arma da utilizzare a gara in corso. I nerazzurri partono fortissimo e mettono sotto pressione i bianconeri, che si difendono molto bassi e fanno fatica a uscire dalla propria metà campo. Dzeko conclude alto di testa, poi Lautaro manca il tocco vincente dopo una torre di De Vrij e spreca da buona posizione un destro colpito troppo d'esterno. Al minuto 12 il primo episodio da moviola, ma per Doveri non c'è fallo nel contatto Chiellini-Barella. Inzaghi protesta in modo veemente, il Var non interviene e la decisione dell'arbitro lascia più di qualche dubbio. Handanovic e compagni si innervosiscono e perdono un po' le distanze, permettendo alla Juve di venire fuori. Il salvataggio di Skriniar su Kulusevski è il classico campanello d'allarme (20') e cinque minuti dopo, alla prima conclusione, i torinesi passano: cross di Morata sporcato, De Vrij si perde McKennie che di testa batte Handanovic. Secondo errore di fila per l'olandese dopo quello contro la Lazio. Kulusevski prova ad approfittare del momento di sbandamento dei campioni d'Italia, ma Handanovic è attento. E' l'ultimo sussulto della banda Allegri, con l'Inter che spinge alla ricerca del pareggio. Dopo un paio di tiri di Calhanoglu, al 34' Dzeko anticipa De Sciglio che lo colpisce e Doveri assegna il rigore. Dal dischetto Lautaro spiazza Perin e fa 1-1. Prima della fine del tempo Bastoni reclama un rigore per uno sgambetto di Kulusevski, ma per Doveri è tutto regolare. La prima frazione si chiude con il sinistro di Perisic salvato in angolo da Rabiot in scivolata.
Nella ripresa parte meglio la Juve, con una doppia occasione per Bernardeschi: il primo sinistro sibila a lato di poco, il secondo è di poco alto sopra la traversa. Passato il pericolo, i padroni di casa riprendono in mano le redini del match e mettono alle corde i rivali. La chance più nitida al 59', quando Calhanoglu pesca Dumfries, il cui colpo di testa è salvato da Perin con l'aiuto del palo. E' costante la pressione nerazzurra, ma Perin è sicuro prima su Lautaro e poi su Perisic. Allegri si gioca la carta Dybala (fuori Kulusevski), Inzaghi risponde cambiando l'attacco, con l'inserimento di Correa e Sanchez per Lautaro e Dzeko. Una mossa pensando anche al big-match con l'Atalanta di domenica, ma che non sortisce effetti, visto che la squadra perde peso in avanti e non riesce più a creare nulla, come anche Chiellini e compagni. I ritmi si abbassano e dopo 4' minuti di recupero, i supplementari sono inevitabili.
Le squadre sono inevitabilmente stanche e nell'extratime i ritmi si abbassano. Sanchez conferma di essere davvero in palla e al 96' il suo colpo di testa finisce a lato di un capello o poco più. E quando i rigori sembrano ormai l'epilogo, arriva la zampata all'ultimo assalto del cileno, favorito da una follia di Alex Sandro nell'area della Juventus. E al triplice fischio di Doveri, la festa è tutta nerazzurra.
IL TABELLINO
INTER-JUVENTUS 2-1 DTS (1-1 AL 90')
Inter (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries (44' st Darmian), Barella (44' st Vidal), Brozovic, Calhanoglu, Perisic (10' 1ts Dimarco); Dzeko (30' st Correa), Lautaro Martinez (30' st Sanchez). A disp.: Radu, Gagliardini, Sanchez, Vecino, Kolarov, Sensi, Ranocchia, D'Ambrosio. All.: Inzaghi
Juventus (4-4-2): Perin; De Sciglio, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; McKennie, Locatelli (1' 1ts Bentancur), Rabiot; Bernardeschi; Kulusevski (29' st Dybala); Morata (43' st Kean). A disp.: Szczesny, Pinsoglio, Arthur, Danilo, Pellegrini, Bonucci, Kaio Jorge, Ake, De Winter. All.: Allegri
Arbitro: Doveri
Marcatori: 25' McKennie (J), 35' rig. Lautaro Martinez (I), 16' 2ts Sanchez (I)
Ammoniti: Bernardeschi (J), Dzeko (I), Dybala (J), Correa (I), Rugani (J), Vidal (I)
Espulsi:
Note:
LE STATISTICHE
L'Inter ha vinto la sua sesta Supercoppa Italiana, meno solo di Juventus (nove) e Milan (sette) - i nerazzurri hanno alzato il trofeo per la prima volta dal 2010.
Simone Inzaghi è diventato l'allenatore che ha battuto in più occasioni la Juventus in una Finale dal 1929/30: per l'attuale tecnico dell'Inter tutte le tre vittorie sono arrivate in Supercoppa.
Simone Inzaghi è l'allenatore che ha allenato più volte una partita di Supercoppa Frecciarossa riuscendo sempre ad alzare il trofeo (tre successi in tre partecipazioni alla competizione).
La Finale di Supercoppa Italiana è andata ai tempi supplementari per la prima volta dal 2016: in quel caso la Juventus venne sconfitta dal Milan ai calci di rigore.
Entrambe le sfide tra Inter e Juventus in Supercoppa Italiana sono andate ai tempi supplementari (2005 e oggi).
Nelle ultime cinque sfide tra Inter e Juventus in tutte le competizioni sono stati fischiati sei rigori (quattro per la Juventus e due per l'Inter), dopo che nei precedenti 10 confronti erano stati assegnati solo due tiri dal dischetto.
Il gol di Alexis Sánchez al 121' è il più tardivo mai segnato in una Finale di Supercoppa Italiana: superato quello di Higuaín (118’) contro la Juventus nel 2014.
Lautaro Martínez ha segnato il primo gol su rigore in una finale di Supercoppa Italiana da quello di Paulo Dybala nel 2017 contro la Lazio.
Tutte le tre reti realizzate da Lautaro Martínez contro la Juventus tra tutte le competizioni sono arrivate allo stadio Meazza: una in Serie A, una in Coppa Italia e oggi in Supercoppa Italiana.
La Juventus ha trovato il gol di McKennie dopo 25 minuti con il primo tiro tentato nel match, mentre Lautaro Martínez ha segnato al 35’ con la 10ª conclusione dell’Inter.
Weston McKennie è il primo centrocampista della Juventus a trovare il gol in finale di Supercoppa Italiana da Paul Pogba contro la Lazio nel 2013.
Massimiliano Allegri è diventato oggi l'allenatore più presente nella storia della Supercoppa Italiana (con sette partecipazioni), superando Marcello Lippi.
Matteo Darmian ha giocato oggi la sua 50ª partita con la maglia dell’Inter considerando tutte le competizioni.