Il tecnico bianconero alla vigilia della semifinale contro l’Inter: “Domani non sarà decisiva, dovremo essere bravi a gestirla. Ramsey out”
Sedici giorni dopo la sfida di San Siro in Serie A è di nuovo Inter-Juventus e Andrea Pirlo avverte l’amico Antonio Conte: “Quella sconfitta ci ha insegnato tanto – ha detto il tecnico bianconero alla vigilia della semifinale di Coppa Italia contro i nerazzurri - Ha insegnato che quando non siamo sul pezzo non siamo noi stessi. Da lì siamo ripartiti facendo grandi prestazioni. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare subito il Napoli che ci ha subito rialzato l’attenzione. Però non dobbiamo adagiarci perché siamo solo all’inizio del ritorno e abbiamo ancora tante partite da giocare”.
La prima sarà contro i nerazzurri e Pirlo va a caccia di rivincite: “Che partita mi aspetto? La solita che fa l’Inter. Cerca di mettere in campo le proprie idee, l’allenatore lo conosciamo bene e quindi ci siamo preparati in questi giorni a quello che potrà accadere domani in campo. È una squadra molta brava a chiudersi e ripartire, ha giocatori molto veloci e bravi a tenere il campo, negli inserimenti. Dovremo fare una partita attenta. La nostra forza? Ho un gruppo di ragazzi ancora con tanta voglia di vincere dentro e questa è una cosa fondamentale per una squadra ambiziosa come siamo noi”.
“Qualcosa cambieremo – ha aggiunto poi Pirlo parlando di formazione - ci sarà il rientro di Gigi (Buffon, ndr) in porta. L’unica defezione sarà Ramsey che ha avuto un lieve risentimento ieri in allenamento e speriamo di recuperarlo sabato. Per il resto vedremo domani a San Siro. Ci giochiamo il primo round perché è una partita che si gioca su 180 minuti. Domani non sarà decisiva, dovremo essere bravi a gestirla”.
Nelle ultime partite sembra essere diventato molto difficile fare gol ai bianconeri, cos’è cambiato? “La compattezza. Abbiamo lavorato su dei principi difensivi, abbiamo avuto la fortuna che sia rientrato Giorgio (Chiellini, ndr). Poi nonostante sia poco menzionato ultimamente, Bonucci sta facendo delle grandi partite soprattutto sul piano dell’aggressività e questo ci dà grande forza per il prosieguo della stagione”.
Le chiavi del centrocampo sono invece oramai nelle mani di Arthur: “È una mezzala di costruzione. È molto bravo a gestire la palla, dà i tempi alla squadra ed è sempre in movimento per cercare di essere d’aiuto anche quando gli altri sono in possesso. È uno che ci dà delle grosse geometrie”.
La chiusura su Morata, che domani è in ballottaggio con Kulusevski per fare compagnia a Cr7 in attacco. “È il centravanti moderno che cercavamo. Siamo risusciti a riportarlo a casa, ci sta dando tanto. Non è un attaccante statico che sta fermo in mezzo all’area ma gli piace svariare su tutto il fronte d’attacco, attacca bene la profondità e sa giocare bene con i compagni. Era proprio quello che cercavamo”.