Il webinar dal teatro Ariosto di Reggio Emilia in vista della Coppa Italia: "Sempre un obiettivo importante", "Che bello il ritorno del pubblico"
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Si è svolto nel pomeriggio l’evento digital intitolato “La Coppa degli Italiani” organizzato dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con la Lega Serie A, che si inserisce nell’ambito dell’iniziativa “La Regione scende in campo”. A due giorni dalla finale di Coppa Italia tra Juventus e Atalanta che si giocherà mercoledì 19 maggio al Mapei Stadium di Reggio Emilia, lo storico Teatro Ariosto della città emiliana ha ospitato un’ora di ricordi, aneddoti ed emozioni di alcuni protagonisti che negli anni si sono trovati più volte a disputare la finale di questa storica competizione, giunta quest’anno alla sua 73.ma edizione. L’ex giocatore e icona della Juventus Ciro Ferrara e uno degli indimenticati idoli dell’Atalanta dei primi anni 2000 Nicola Ventola sono stati i protagonisti di questo evento nato dalla volontà di creare un’occasione per ripercorrere alcune tappe fondamentali di un torneo che quest’anno ha una valenza che va oltre l’ambito sportivo.
La finale del 19 maggio rappresenta infatti il punto di ripartenza del calcio in quanto prima partita ufficiale con la presenza di tifosi dall’inizio della pandemia, il Mapei Stadium potrà toccare 4.300 presenze con una capienza massimo del 20%. A conferma dell’importanza che oltrepassa i confini dello sport, l’importante partecipazione istituzionale del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, del Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e dell’amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo. L’evento trasmesso in diretta su piattaforma digitale con il collegamento da remoto dei suoi protagonisti, si è svolto presso un luogo storico e simbolico per Reggio Emilia, il Teatro Ariosto.
Ciro Ferrara ricorda aneddoti relativi alla sua carriera: “La Coppa Italia è sempre un obiettivo importante per un club, e negli ultimi anni la competizione si è accesa ancora di più. Il mio ricordo va alla Coppa Italia vinta proprio contro l’Atalanta, nel 1987, in un’annata in cui il Napoli vinse 13 gare di seguito, un primato ancora oggi imbattuto”.
Tra aneddoti e curiosità, è intervenuto Nicola Ventola: “Ricordo una delle mie prime partite, ancora 17enne, un Bari-Juventus dove avevo dall’altra parte Ciro Ferrara che sapeva tutto su di me. Rimasi totalmente sorpreso da quanto accaduto”. Inoltre, insieme agli altri ospiti, ha rimarcato l’importanza del ritorno del pubblico allo stadio in occasione della Finale di Coppa Italia: “Il pubblico è sempre stato per noi calciatori il 12esimo uomo in campo e sono emozionato al pensiero che mercoledì rivedremo il pubblico allo stadio”.
La Coppa Italia e i suoi protagonisti, con il loro mondo di emozioni, ricordi e storie, sono diventati anche il pretesto per parlare di futuro e ripartenza del calcio verso il ritorno alla normalità. L’incontro è stato aperto dal saluto del Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi: "Reggio Emilia è pronta ad ospitare la finale di Coppa Italia di calcio e felice di poter essere il teatro nel quale, per la prima volta da molti mesi a questa parte, lo sport potrà incontrare i tifosi, ovviamente seguendo le regole sanitarie per la tutela dei partecipanti tutti. Questo avvenimento conferma la vocazione della città ad accogliere grandi eventi nazionali ed internazionali, e ci auguriamo che possano esserci nuove occasioni anche in futuro".
Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini è intervenuto durante l’incontro: "Siamo felici e orgogliosi di ospitare un altro evento di rilevanza nazionale come la finale di Coppa Italia: è il terzo in pochi mesi, dopo la Supercoppa e la partita della Nazionale contro l'Irlanda del Nord. Ci tengo a ringraziare chi ha confermato la fiducia in questa terra che ancora una volta si dimostra innamorata dello sport, a tutti i livelli. Crediamo fortemente nello sport come veicolo di coesione sociale e di corretti stili di vita, così come gli eventi rappresentano una straordinaria possibilità di visibilità della nostra Regione e di promozione dei nostri territori. Continueremo a lavorare in questa direzione".
A commentare questa finale unica per Reggio Emilia, anche l’amministratore delegato di Lega Serie A Luigi De Siervo: “Siamo contenti di tornare a Reggio Emilia e in una Regione che crede molto nella ripartenza. Questa finale suggella un anno incredibile, dalla finale in un Olimpico vuoto ad una manifestazione in cui vogliamo festeggiare con il pubblico sugli spalti. Questa partita poi avrà uno standard produttivo mai visto grazie all'utilizzo di oltre 30 camere, un record per una gara di calcio nel nostro Paese. Per noi ha un valore altamente simbolico portare questa competizione in giro per l'Italia”.
Presente anche Giammaria Manghi, capo della Segreteria politica della Presidenza della Regione Emilia Romagna, che ha ricordato come lo sport abbia rappresentato, in questi mesi difficili, anche se a porte chiuse, un modo per rilanciare ed esprimere messaggi di positività. Per la Regione Emilia Romagna ospitare questi importanti appuntamenti nazionali con visibilità internazionale è finalizzato alla promozione del territorio e a raccontare luoghi incredibili come il Teatro Ariosto, palcoscenico del webinar, e le altre caratteristiche identitarie della città di Reggio Emilia e della Regione.
Per rimarcare la presenza sul territorio e come ringraziamento del forte contributo alla comunità locale, la Regione Emilia Romagna ha messo a disposizione del personale sanitario dell’Azienda USL di Reggio Emilia i 150 biglietti a propria disposizione per la finale.