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I voti dei protagonisti della finale: Hien e Pasalic steccano, Cambiaso in versione assistman
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ATALANTA
Carnesecchi 6: sul gol di Vlahovic non può fare molto, poi la Juve si vede poco dalle sue parti. Nella ripresa ferma un'incursione di Dusan con l'aiuto di De Roon
De Roon 5,5: Gasperini lo posiziona sul centro sinistra per dare solidità ed esperienza alla difesa, ma finisce nella morsa tra McKennie e Cambiaso e senza l'aiuto di Ruggeri deve lavorare soprattutto in copertura. Fuori per un problema fisico tra le lacrime (20' st Toloi 5,5 - cambio obbligato che non incide sulla gara)
Hien 5: si piazza a uomo su Vlahovic come si faceva una volta con pochi fronzoli e tanta aggressività, ma alla prima palla in verticale dopo 4' Dusan regge l'urto e va a bersaglio. Situazione che lascia qualche strascico un po' per tutto il match. Nella ripresa rischia anche il rigore sempre su Vlahovic (14' st Scalvini 6 - meno fisico, ma più tecnico e utile alla manovra nerazzurra)
Djimsiti 5,5: sull'azione del gol che sblocca il match tiene in gioco Vlahovic e il serbo non perdona. Errore che pesa sul voto nonostante una prestazione senza altre sbavature
Zappacosta 5: fatica a prendere le misure a Iling-Junior e non riesce a spingere con continuità ed efficacia. Dalla sua parte la Dea non gira e non costruisce (14' st Hateboer 5,5 - cambiano gli uomini, ma a destra non cambia la musica)
Pasalic 5: non dà rapidità alla manovra e pasticcia in impostazione e quando va a rimorchio. Nel primo tempo non concretizza un paio di buone occasioni (14' st Miranchuk 5,5 - non dà la scossa in mediana e la Dea non cambia passo)
Ederson 6,5: corre, lotta e aggredisce mettendo pressione ai bianconeri a centrocampo e recuperando tanti palloni
Ruggeri 5,5: Cambiaso e McKennie si alternano di continuo e non riesce a coprire e a proporsi con la solita spinta e pulizia nelle giocate
Koopmeiners 5,5: va al trotto a centrocampo e non brilla nell'uno contro uno. Si vede poco e non fa la differenza restando imbrigliato nella rete bianconera
Lookman 6: nel primo tempo si schiaccia troppo in avanti e non ha spazio per far valere la sua rapidità e qualità nello stretto. Molto meglio nella ripresa con Touré a fare la boa. Centra un palo di destro
De Ketelaere 4,5: Bremer & Co. lo marcano stretto e nei duelli in area patisce l'aggressività e la fisicità bianconera. Non è Scamacca e davanti la Dea fatica a difendere palla per far salire i trequartisti. Zero tiri in porta e fuori nell'intervallo (1' st Touré 6 - entra a inizio ripresa per dare più peso all'attacco e in parte ci riesce)
Gasperini 5: si presenta in finale cercando di sfruttare i soliti meccanismi e con qualche scelta conservativa, ma Allegri riesce a soffocare il gioco nerazzurro tra le linee e dopo la rete di Vlahovic non riesce a invertire la rotta con i cambi. Ancora zero "titoli" in bacheca
JUVENTUS
Perin 6: attento e ordinato tra i pali. Pronto nelle uscite per disinnescare situazioni potenzialmente pericolose. Nel finale dice no a Ederson
Gatti 6: con Iling-Junior molto cauto a proporsi a sinistra, dà copertura e spinta sul centro destra provando anche a farsi vedere nel primo tempo dalle parti di Carnesecchi. Solita grinta nella lotta ravvicinata e senso della posizione a protezione di Perin
Bremer 7: nel primo tempo si incolla a De Ketelaere e sporca tanti palloni a centro area alzando la barricata. Nella ripresa Touré gli rende la vita più complicata, ma non si scompone e dietro non si passa
Danilo 6: rientra dall'infortunio e fa buona guardia su Lookman con la solita personalità e attenzione. Ordinato ed equilibrato
McKennie 6: un po' disordinato tatticamente, ma generoso nella corsa e nella ricerca della posizione giusta per distruggere la manovra nerazzurra. Prezioso anche sulle palle alte nel finale
Cambiaso 6,5: dinamico e reattivo nello stretto, attento ad abbassarsi in fase di non possesso e rapido ad alzare il raggio d'azione e a verticalizzare con precisione. Serve l'assist a Vlahovic col contagiri, poi si ripete nella ripresa, ma Dusan è in fuorigioco (36' st Weah - entra nel finale per dare più gamba a destra)
Nicolussi Caviglia 6: gestisce il traffico in regia con i giri e i tempi giusti. Niente di clamoroso in verticale, ma ordinato e sempre pronto a chiamare palla ai compagni con personalità (17' st Miretti 6,5 - dentro per puntellare la mediana, nel finale spacca la traversa di destro)
Rabiot 6: battaglia con Ederson in mediana cercando far valere il fisico, ma il brasiliano è un colosso ed è dura portar palla o attaccare per vie centrali con pericolosità. Nella ripresa si limita a fare densità davanti alla difesa e a chiudere gli spazi
Iling-Junior 6: parte col freno a mano tirato, limitando gli inserimenti allo stretto necessario e cercando di bilanciare gli inserimenti di Gatti. Film che ripete fino alla fine blindando la sua corsia
Vlahovic 7: dopo quattro minuti lotta con Hien spalla a spalla e sblocca la gara di destro con cattiveria, poi continua a guidare l'attacco bianconero con grinta, intensità e qualità. Nella ripresa firma il raddoppio di testa, ma è in posizione irregolare e l'arbitro annulla tutto. Lotta fino alla fine (36' st Milik 6 - dentro nel finale per tenere palla)
Chiesa 6: in avvio corre, strappa e aggredisce la profondità cercando di non dare riferimenti precisi e creare spazi per Vlahovic. Quando serve aiuta la squadra raddoppiando sui portatori nerazzurri. Nella ripresa cala di intensità e ha meno chance per proporsi (24' st Yildiz 5,5 - dà il cambio a Chiesa ma sbaglia un paio di ripartenze)
Allegri 6,5: imposta un match molto accorto e ordinato mettendo in campo una squadra rapida ad alzarsi e ad abbassarsi. Il gol di Vlahovic mette subito la gara sui binari bianconeri e su un terreno che Max conosce molto bene. Nel finale è una furia, se la prende con tutti e Maresca lo espelle. La 15.ma Coppa Italia bianconera (la quinta personale da record) è un regalo d'addio alla Juve o solo l'inizio di un nuovo corso? Sicuramente una piccola "rivincita" come dimostra la tensione e l'espulsione nel finale