Sileri invece frena sugli Internazionali d'Italia: "Forse è troppo presto"
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Dopo il via libera del governo alla presenza di 18mila spettatori all'Olimpico per gli Europei di calcio, la riapertura degli impianti sportivi continua a essere al centro del dibattito politico. "Ho incontrato il presidente della Figc, Gabriele Gravina, e il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino - ha spiegato il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa -. Ci siamo confrontati sulla necessità di riaprire al più presto gli stadi, partendo già dalla finale di Coppa Italia del 19 maggio". Dichiarazioni che contrastano invece con quelle di Pierpaolo Sileri sugli Internazionali d'Italia in programma dal 9 maggio: "Forse è ancora troppo presto".
Numeri alla mano, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, l'ipotesi a cui si starebbe lavorando per riaprire gli stadi sarebbe quella di un'apertura al 10% delle presenze con un percorso da iniziare proprio dall'ultimo atto della Coppa Italia il 19 maggio. "Vogliamo lanciare un concreto segnale di speranza a tutto il settore e al Paese, dopo l'ok del Governo alla presenza di tifosi negli impianti sportivi in occasione degli Europei di Calcio - ha spiegato Costa -. Abbiamo avuto modo poi di approfondire il progetto della 'tessera sanitaria dell'atleta' e affrontato anche le problematiche legate alla situazione di alcuni stadi italiani". Oltre al contingentamento delle presenze, allo studio ci sarebbe un protocollo che preveda l'utilizzo obbligatorio di mascherine, il distanziamento e tamponi per tutti gli spettatori.
E se per il calcio qualcosa si muove, sul fronte tennis arriva invece una brusca frenata dal sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. "Forse è ancora troppo presto per gli Internazionali d'Italia con il pubblico", ha dichiarato gelando le speranze del Masters 1000 di Roma in programma dal 9 maggio. "Stiamo passando il picco, la fase più buia della terza ondata, e con l'avanzare delle vaccinazioni saranno possibili le riaperture - ha precisato Sileri -. Però credo che abbiamo fatto il giro di boa". E alla domanda su quali aperture ci potremo aspettare da maggio, ha aggiunto: "Secondo me nelle zone gialle si tornerà a quello che c'era prima, poi i ristoranti di sera potranno riaprire, e così, gradualmente, di settimana in settimana, anche cinema e teatri. Se dai primi di maggio abbiamo un guadagno numerico ce lo dobbiamo spendere nella scuola".