Tre punti dolci. Allo Stadium la Juve resta in scia alle prime della classe e si avvicina al big match del San Paolo nel migliore dei modi. Alla banda di Allegri, dopo un primo tempo dominato ma senza reti, bastano pochi minuti della ripresa per far valere la legge del più forte e archiviare la pratica Crotone. Una vittoria giusta, nel gioco e nel risultato. Merito di una superiorità tecnica evidente, ma non solo. Come solo le grandi squadre sanno fare, i bianconeri hanno saputo aspettare il momento giusto per piazzare il colpo del ko. La calma dei forti, verrebbe da dire. Già, perché col Crotone tutto dietro la linea della palla, nel primo tempo la porta di Cordaz sembrava stregata. E invece nella ripresa il film è cambiato. Per modificare l'inerzia del match è bastato il guizzo di Mandukic. Poi è toccato a De Sciglio e Benatia arrotondare il risultato, regalando tre punti preziosi alla Juve. Perché davanti non sbagliano e alla resa dei conti saranno i dettagli a fare la differenza per il titolo (oltre agli scontri diretti).
Dopo il passo falso con la Samp, col Crotone Allegri ripropone lo stesso modulo utilizzato col Barcellona, cambiando un po' gli interpreti. In attacco Mandzukic prende il posto di Higuain, con Dybala e Douglas Costa in appoggio e Lichtsteiner, Marchisio, Matuidi e Alex Sandro sulla linea dei centrocampisti. Dietro invece esordio per Howedes. Alta e aggressiva, la Juve parte a razzo affidando le chiavi del gioco al Principino. In pressione, i bianconeri scelgono il possesso prolungato per allargare la difesa del Crotone e creare la superiorità sulle corsie. Da una parte tocca ad Alex Sandro e Douglas Costa, dall'altra a Lichtsteiner e Dybala. In mezzo invece è Mandzukic a fare la boa e a ringhiare su tutti. Per tutto il primo tempo si gioca solo nella metà campo del Crotone. La Juve attacca a pieno organico, ma il bunker rossoblù tiene. Con la difesa di Nicola schierata a cinque, del resto, i bianconeri faticano a trovare i varchi giusti per verticalizzare e devono affidarsi alle giocate individuali. Douglas Costa e Marchisio ci provano dal limite, ma la mira è sbagliata. Fino alla trequarti la manovra bianconera non trova ostacoli, poi manca la velocità negli appoggi e tutto diventa troppo prevedibile a ridosso dell'area del Crotone. Douglas Costa prova a scardinare la difesa rossoblù con la sua velocità e Matuidi sfiora il vantaggio di testa. Poi tocca ad Alex Sandro testare i riflessi di Cordaz e a Mandzukic spedire di poco a lato una bella incornata.
Nella ripresa il tema tattico del match non cambia. Cambia invece il risultato. Dopo sette minuti ci pensa Mandzukic, perfettamente servito da Barzagli, a far crollare il muro calabrese con un'incornata in controtempo. Poi Allegri manda in campo De Sciglio al posto di Lichtsteiner e l'ex Milan raddoppia subito i conti con un missile dal limite che gela Cordaz. E' l'uno-due che rompe gli equilibri e segna il match. In vantaggio, la Juve gioca sul velluto e la gara si trasforma in un allenamento. Al 71' anche Benatia, imbeccato da un cross col contagiri di Pjanic, partecipa alla festa firmando il tris. Poi è solo accademia. La Juve tiene il passo. E ora c'è l'esame Napoli.