L'Ezio Scida non può essere ampliato. I rossoblù potrebbero essere costretti a giocare altrove
Niente restyling per lo stadio Ezio Scida e il Crotone rischia fortemente di giocare la sua prima storica Serie A lontano da casa. La Soprintendenza ai beni culturali della Calabria ha risposto negativamente ai lavori di ristrutturazione per l'ampliamento necessario ad adeguare l'impianto ai requisiti della massima serie. I lavori violerebbero i vincoli archeologici della città. Se la situazione non si sbloccasse il Crotone giocherebbe altrove.
La risposta negativa in una nota ufficiale pubblicata dal club calabrese: "Una notizia che gela tutti gli sforzi che, dal primo giorno di insediamento, il sindaco Pugliese e la sua squadra di governo stanno mettendo in campo. Il sindaco Ugo Pugliese ha immediatamente avviato una interlocuzione con la Prefettura e con la società F.C. Crotone alle quale è seguita un incontro nella serata di ieri presso il palazzo comunale. A conclusione dell’incontro, sempre di concerto con la Prefettura è stata richiesta una riunione urgente con la Soprintendenza al fine di sbloccare una situazione che rischia di pregiudicare la possibilità per la squadra rossoblù di poter giocare tra le mura amiche il prossimo campionato di serie A".
Se la situazione non dovesse trovare una soluzione, il Crotone sarebbe costretto a scegliere un'alternativa per le proprie partite interne. Nelle scorse settimane si era parlato di Pescara, ma questa novità potrebbe far cambiare i piani societari anche in tal senso.