L'ultimo caso al Gewiss Stadium: le regole imposte dai tecnici non vengono rispettate
Gioie, dolori e...polemiche. Le parole pronunciate martedì sera da Gasperini al termine della sfida persa col Bruges "Il rigore non doveva calciarlo Lookman, c'erano De Ketelaere e Retegui. Ademola è uno dei peggiori rigoristi mai visti" hanno riportato alla luce un tema già emerso in questa stagione: il mancato rispetto delle gerarchie stabilite dall'allenatore in merito ai tiri del dischetto. La furia del tecnico dell'Atalanta non è passata inosservata, ma Gasp non è l'unico a essersi sfogato davanti alle telecamere dopo un rigore sbagliato da colui che non doveva calciarlo.
A tornare in mente è quanto accaduto lo scorso 6 ottobre nel corso di Fiorentina-Milan, con sfuriata di Fonseca al fischio finale. Nell'occasione erano stati Theo Hernandez e Abraham a 'scippare' il pallone a Pulisic con esito negativo: entrambi furono ipnotizzati da un De Gea in serata di grazia. Nel mirino del tecnico portoghese però ci era finito proprio l'americano, rigorista designato: "Doveva calciarlo lui, non so perché hanno cambiato idea in campo. Gli ho detto che non deve succedere più". Insomma, se da una parte c'è qualche calciatore eccessivamente desideroso di essere protagonista (non rispettando però i dettami tecnici), dall'altra c'è un compagno incapace di farsi rispettare in campo.
Nel match del Franchi si è raggiunta l'apoteosi: anche nella Viola Kean 'rubò' il pallone a Gudmundsson prima di spedire il pallone intercettato dal milanista Maignan. Un episodio successivamente ridimensionato da Palladino anche in virtù del successo dei toscani. Pochi episodi che fotografano però bene la piega preso in campo in alcune squadre: tocca agli allenatori farsi sentire al (semplice) scopo di far rispettare le regole. Sembra facile ma in realtà non lo è.