I rischi e le contestazioni nel documento contabile del club bianconero
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La Juve, tra i rischi potenziali legati alle controversie che sta affrontando, è esposta alla possibilità di "sanzioni, esclusione o limitazione all'accesso alle competizioni sportive " della Uefa "in ragione degli sviluppi del contenzioso relativo" alla Superlega ma corre il rischio "nei casi più gravi, di non essere in grado di partecipare alle competizioni nazionali e/o europe" in caso di mancato rispetto dei requisiti del Financial Fair Play e delle licenze Uefa. E' questa una delle indicazioni più importante contenute nella Relazione Finanziaria al 30 giugno, pubblicata dal club bianconero: nello stesso punto, si cita l'inchiesta aperta dalla Uefa lo scorso 1° dicembre.
LA RELAZIONE FINANZIARIA: ECCO I RISCHI CHE CORRE IL CLUB
La relazione finanziaria, come sempre in questo tipo di documento, riporta i rischi potenziali per informare il mercato. La società bianconera indica comunque che "la Juventus resta convinta, anche tenuto conto degli approfondimenti di natura legale e contabile svolti dalla Società sulla base di pareri rilasciati da esperti indipendenti, di aver operato nel rispetto delle leggi e delle norme che disciplinano la redazione delle relazioni finanziarie, in conformità agli applicabili principi contabili e relativi criteri di applicazione e in linea con la prassi internazionale della football industry". Nonostante ciò - nel capitolo dedicato ai rischi dalle controversi in corso - la società "rimane esposta a potenziali impatti negativi, anche significativi, sulla reputazione nonché sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria dell'Emittente e del Gruppo". Un apposito paragrafo è dedicato ai "rischi connessi all'ordinamento sportivo e al mancato rispetto dei parametri di Financial Sustainability Uefa e degli indici stabiliti dalla Figc". La Juventus ricorda che il quadro normativo in cui opera "è complesso" e che "è soggetta al rispetto dei regolamenti della Lega Serie A, della Figc, della Uefa e della Fifa. Tali norme e regolamenti - spiega la società - coprono vari aspetti dell’attività, quali l'organizzazione delle competizioni, requisiti e limiti al tesseramento dei calciatori, nonché alcuni aspetti del loro rapporto di lavoro con le società calcistiche professionistiche, la gestione della Campagna Trasferimenti e la distribuzione dei proventi da diritti audiovisivi. La violazione o futuri eventuali cambiamenti di norme di legge, dei regolamenti della Lega Serie A, della Figc, della Uefa, della Fifa o di altri regolamenti ovvero improvvisi cambiamenti nell'attuale interpretazione della normativa vigente, possono incidere negativamente sull’attività della Società, sulle performance della Prima Squadra e sui risultati economici del Gruppo".
LA JUVE REPLICA A DELOITTE: NON CONDIVIDIAMO RILIEVI SUL BILANCIO
Con un comunicato sul proprio sito internet, la Juventus risponde poi ad alcuni rilievi effettuati da Deloitte & Touche S.p.A., società di revisione di Juventus, sul bilancio della società, spiegando che "si basano su interpretazioni e applicazioni di regole contabili e giudizi e valutazioni che Juventus non condivide, anche tenuto conto degli ulteriori approfondimenti di natura legale e contabile svolti dalla Società sulla base di pareri rilasciati da esperti indipendenti". Nella nota la Juventus ribadisce che "continuerà a collaborare e cooperare con le autorità di vigilanza e di settore, impregiudicata la tutela dei propri diritti in relazione alle contestazioni mosse contro i bilanci e i comunicati della Società dalla Consob e dalla Procura". Il club bianconero ricorda inoltre che "le relazioni di revisione sul progetto di bilancio d'esercizio e sul bilancio consolidato al 30 giugno 2022 - approvati dal Consiglio di Amministrazione del 2 dicembre u.s. - emesse da Deloitte & Touche S.p.A., società di revisione di Juventus, sono a disposizione del pubblico, unitamente al progetto di bilancio d'esercizio e al bilancio consolidato al 30 giugno 2022 e alla relazione del collegio sindacale all'Assemblea degli azionisti, presso la sede legale della Società in Torino, via Druento n. 175, sul sito internet della Società (www.juventus.com, sezione Club, Investitori, Assemblee) nonché sul sito di stoccaggio autorizzato "1Info" (www.1info.it)". In particolare, nella sua relazione Deloitte pone rilievi sul bilancio della Juventus alle manovre stipendi e al tema di un debito da 3 milioni con un'altra società (l'Atalanta, ndr) non contabilizzato.
IL 21 DICEMBRE APPELLO SU SEQUESTRO DI 437MILA EURO PER FRODE FISCALE
E' fissata per il 21 dicembre l'udienza di camera di consiglio per discutere l'appello dei pubblici ministeri avverso all'ordinanza del Gip del Tribunale di Torino concernente la richiesta dei magistrati del sequestro preventivo nei confronti della Juventus di circa 437mila euro, in relazione al presunto reato di dichiarazione fiscale fraudolenta. Lo si apprende dalla relazione finanziaria annuale al 30 giugno 2022 della Juventus Fc, approvata dal Consiglio d'amministrazione del 2 dicembre scorso. Il reato è stato contestato nei confronti di alcuni dirigenti presenti e passati dalla società bianconera. Secondo l'accusa, ai fini di evadere l'Iva per gli anni dal 2018 al 2021, nella dichiarazione annuale della società, relativa all'imposta, sarebbero stati indicati elementi passivi fittizi, attraverso fatture emesse da agenti sportivi, riferite ad operazioni inesistenti. Fatture per un valore di quasi 2 milioni da considerarsi fittizie, con conseguente Iva indebitamente detratta per 437.403 euro.