L'ingresso del fondo statunitense nell'Inter porterà a sette il numero di squadre con una proprietà oltreoceano, un numero che si potrebbe ulteriormente ampliare in caso di promozione del Venezia in Serie A
di Marco CangelliLa Serie A si tinge a "stelle e strisce". Con il passaggio dell'Inter nelle mani di Oaktree, il campionato tricolore vedrà la presenza di sette squadre nelle mani di una proprietà americana con la possibilità che diventino otto a partire dalla prossima stagione nel caso in cui il Venezia dovesse vincere i play-off di Serie B. Una colonia che si fa sempre più ampia complice il passaggio del pacchetto di maggioranza delle azioni nerazzurre al fondo statunitense e che danno un ulteriore "tocco d'internazionalità" al nostro calcio.
Ad aprire la strada verso gli States fu la Roma nel 2011 vide l'acquisizione del club capitolino da parte della cordata guidata da Thomas DiBenedetto e James J. Pallotta che subentrarono a Rosella Sensi diventando così la prima squadra di Serie A a finire in mani americane. Una storia che è proseguita con Pallotta diventato presidente al posto di DiBenedetto un anno dopo e soprattutto con l'acquisto da parte della famiglia Friedkin nel 2020 che ha così proseguito una tradizione ormai ultra decennale di proprietari provenienti da oltreoceano.
Sulla scia di quest'ultimi nel 2018 il Bel Paese ha accolto il fondo Elliott Management Corporation che, a fronte dell'inadempimento delle obbligazioni da parte dell'imprenditore cinese Li Yonghong, si è preso la proprietà del Milan venendo seguito l'anno successivo dal magnate di origine calabrese Rocco Commisso, subentrato alla famiglia Della Valle alla Fiorentina dopo un'esperienza con i New York Cosmos. Uno scenario che di fatto ha dato vita ai numerosi ingressi di capitali americani nelle casse delle nostre società come confermato nel 2020 dal Parma, neo-promossa e sostenuta dall'imprenditore Kyle Krause dopo un periodo di difficoltà legato al fallimento che aveva costretto i ducali a ripartire dai dilettanti.
Nello scacchiere si sono quindi inseriti la 777 Partners che detiene nel 2021 ha posto fine all'era Preziosi al Genoa ampliando il proprio portafoglio calcistico che li vede conservare quote in diverse realtà all'estero come Standard Liegi in Belgio, Hertha Berlino in Germania, Red Star in Francia, Vasco da Gama in Brasile, Melbourne Victory in Australia e Siviglia in Spagna dove risulta però come membro di minoranza.
L'anno più fulgido per le proprietà americane è stato senza dubbio il 2022 con l'arrivo all'Atalanta del patron dei Boston Celtics Stephen Pagliuca, destinato ad acquistare insieme a un altro gruppo di imprenditori USA il 55% delle quote della Dea, così come la comparsa di RedBird guidata da Gerry Cardinale che ha acquisito per 1,2 miliardi di euro il Milan dal fondo Elliott.
Fuori da questa lista rimane una cordata di imprenditori capitanata da Duncan Niederauer che nel 2015 ha rifondato il Venezia prima di diventarne presidente nel 2020. La squadra lagunare ha superato il Palermo nell'andata delle semifinali di play-off di Serie B, motivo per cui fra poche settimane potrebbe ampliare la schiera di proprietà americane in Serie A.