Gigi Di Biagio ha conosciuto da vicino Nicolò Barella dandogli per primo una chance con la maglia della Nazionale. L'ex ct dell'Under 21 ha ricordato il debutto del giocatore dell'Inter contro la Spagna guidata all'epoca da Dani Ceballos: "Lui, Mancini e Orsolini. Ma conoscevo Nicolò dall’Under 15, l’avevo allenato anche con l’Under 16, dunque non avevo dubbi: lo chiamavamo “il ragazzino vivace”, a volte anche troppo. Il carattere lo portava a essere disordinato, ma da quel disordine è nata la duttilità che oggi fa la differenza, perché lo fa giocare in tutti i ruoli: play, interno, sotto punta. Calciatore totale - ha spiegato Di Biagio in un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport -. Sembrava che Ceballos dovesse diventare un fenomeno, invece lo è diventato Barella. Capiva al volo e faceva ciò che l’allenatore voleva da lui, con un entusiasmo contagioso: a volte da 'filtrare', ma lui era così, generoso, disponibile, altruista".