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LE PAGELLE DEL MERCATO

Di Maria, Pogba, Lukaku e De Ketelaere. Ma il voto più alto va al Napoli

Le valutazioni sulle operazioni estive delle squadre di Serie A

di Enzo Palladini
02 Set 2022 - 10:21
 © Getty Images

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Si è chiuso un mercato che sembrava interminabile, che ha rovinato il sonno di molti allenatori (per esempio Simone Inzaghi) che temevano di veder partire qualche giocatore importante del gruppo. Un mercato che come ogni anno fa sognare qualcuno e che preoccupa altri, che è vissuto a lungo sul nome di Cristiano Ronaldo, che ha portato all'estero giovani talenti italiani e riportato in Italia il gigante Lukaku.  

ATALANTA 6 – Non è stata un’estate serena per Gian Piero Gasperini, che più volte (per la verità fin dalla fine dello scorso campionato) ha lanciato segnali di non completa soddisfazione ai suoi dirigenti. Però le prime indicazioni dicono che Lookman ha già segnato mentre l’investimento più pesante, Ederson, deve risolvere i suoi problemi fisici prima di dimostrare il suo valore. L’inizio di stagione dice che la squadra per ora funziona come nelle stagioni migliori, il resto si vedrà.

BOLOGNA 5,5 – Il club emiliano non ha abituato la sua tifoseria a colpi da sogno. L’anno scorso però arrivò Arnautovic che quest’anno è stato difeso allo stremo dagli assalti delle pretendenti, prima di tutto la Juventus. Al momento non è escluso che qualcuno dei nuovi possa dimostrarsi una rivelazione, ma nella passata stagione giocatori come Svanberg e Hickey, che hanno portato ottime plusvalenze al club, sono stati molto utili alla causa. E MIhajlovic non ha voluto illudere nessuno: “Negli ultimi dieci giorni sono arrivati quattro giocatori. L’età media è 22 anni". Come dire: dateci tempo.

CREMONESE 6,5 – Subito nelle simpatie della gente nonostante gli zero punti in classifica, la squadra lombarda in queste prime quattro giornate ha ricevuto tanti complimenti per l’atteggiamento positivo. E negli ultimissimi giorni di mercato sono arrivati altri nomi interessanti, a partire dal portiere Carnesecchi protagonista della promozione, per arrivare a Hendry e Petrovic. Adesso si tratta di capire se a tante belle parole seguiranno anche altrettanti fatti, ovvero punti.

EMPOLI 6 – Solito mercato ecocostenibile, con qualche prestito e qualche giocatore da rilanciare dopo periodi di annebbiamento. Il talento di Asllani e la potenza di Pinamonti non sono degli asset facili da sostituire, ma in attacco Destro, Lammers e Pjaca sono scommesse che possono anche essere vinte con il lavoro di un allenatore meticoloso come Paolo Zanetti. Intanto il migliore acquisto sembra non essere un acquisto, cioè il giovane Baldanzi che sembra proprio essere l’ennesimo prodotto interessante del settore giovanile toscano.

FIORENTINA 6,5 – La formula con cui è stato preso, praticamente gratis, Luka Jovic, da sola garantisce mezzo punto in più al club viola. Adesso tocca a Italiano rilanciare un giocatore che era devastante in Bundesliga e poi si è perso per strada appena passato al Real Madrid. Gli altri acquisti sono tutti giocatori di qualità che possono integrarsi perfettamente nei meccanismi della squadra. Mandragora può essere quello che era Torreira, Dodò e Barak hanno il passo giusto per riprovare a inseguire un posto in Europa.

INTER 7,5 - La zampata finale di Marotta e Ausilio, che hanno convinto Steven Zhang e portato a casa Acerbi per accontentare Simone Inzaghi, vale un mezzo punto last minute che porta il voto da 7 a 7,5. Adesso la palla passa all’allenatore, che proprio negli ultimi giorni aveva espresso qualche perplessità sulla rosa a disposizione. Compito importante quello di inserire i nuovi Bellanova, Asllani e Onana, ben sapendo che Mkhitaryan è facilmente adattabile. Su Lukaku ci vuole cautela, anche se nel voto alto per l’Inter in questo mercato incide molto l’aver preso il gigante belga a condizioni ultrafavorevoli. Così come incide l’aver resistito alle tentazioni per Skriniar, Dumfries e Lautaro Martinez.

JUVENTUS 7,5 – Il primo obiettivo da raggiungere era portare a Torino giocatori in grado di lanciare Vlahovic. Problema teoricamente risolto con Di Maria e Kostic. Secondo obiettivo: blindare la difesa. È arrivato Bremer, uno dei migliori centrali della passata stagione. Costoso, ma redditizio. Mancavano dei tasselli a centrocampo ed è arrivato Pogba. Mancava un playmaker ed è stato inserito in rosa Paredes il penultimo giorno. Tutti giocatori in perfetta sintonia con le indicazioni dell’allenatore, che così può anche inserire con cautela qualche giovane.

LAZIO 6,5 – Sarrismo sposato in tutto e per tutto, assecondato in ogni operazione. Vecino, Romagnoli e i due portieri sono giocatori perfetti per le idee calcistiche dell’allenatore. Forse per meritare mezzo voto in più sarebbe stato necessario inserire in rosa un vero e proprio vice Immobile, ma gli attaccanti, si sa, sono merce costosa e investire su una riserva non fa parte della filosofia di Lotito. Giusto invece ricostruire – almeno parzialmente - una difesa che risentiva ancora di qualche scelta effettuata ai tempi di Simone Inzaghi.

LECCE 6,5 – Piena fiducia a Pantaleo Corvino, noto da anni nel mondo del calcio per la sua capacità di andare a scovare talenti dove nessuno si immagina che esistano. La prime giornate di campionato, al di là di alcune ottime prestazioni collettive, hanno certificato che: 1) Banda è un ragazzo difficile da marcare quando accelera sulla fascia; 2) Ceesay è una punta centrale che può dare fastidio a molte difese; 3) Colombo è un ragazzo su cui si può lavorare con profitto. Adesso si aspetta l’apporto di Umtiti, accolto come una star in Salento. Intanto, i ragazzi che arrivano dalla serie B stanno dimostrando di poterci stare anche nella categoria superiore.

MILAN 7,5 - L’incertezza tra il 7 e il 7,5 è saltata nelle ultime 24 ore di mercato, quando nel giro di poche ore Maldini e Massara hanno ovviato all’infortunio di Florenzi con l’arrivo in prestito di un giovane di prospettiva come Dest. Nonostante il passaggio di proprietà, non è stata disattesa la filosofia collaudata in questi ultimi anni: mai forzare la mano a chi alza le pretese sui rinnovi contrattuali. Ma soprattutto, investimenti da centrare soprattutto su profili giovani. Il grosso del budget è stato messo su De Ketelaere e le prime indicazioni sono strapositive. Su Adli si è intravisto qualcosa di buono in estate, adesso la curiosità è tutta per i nuovissimi, Thiaw e Vranckx. Per Origi si aspetta di vederlo in condizioni fisiche ottimali, ma il giocatore non si discute.

MONZA 6,5 – Un mercato nel quale Adriano Galliani si è impegnato a fondo, ricucendo tutti i buoni rapporti costruiti in tanti anni di Milan. Ha cambiato parecchio la squadra, con alcuni giovani che cercano valorizzazione e giocatori già affermati che puntano a un rilancio in grande stile. Adesso ci sono degli inevitabili problemi di assemblaggio, così come qualche giocatore ha bisogno di trovare la condizione fisica giusta per dare il suo apporto. Il prezzo del noviziato è stato alto in questa prima parte di stagione, ma – appunto – siamo solo all’inizio.

NAPOLI 8 – Merita mezzo voto in più il mercato portato a termine da Aurelio De Laurentiis, per aver resistito alla tentazione di portare a Napoli Cristiano Ronaldo per il solo gusto dell’impatto mediatico. Operazione che avrebbe avuto un senso alle condizioni sognate da Jorge Mendes (100 milioni per Osimhen e ingaggio pagato di CR7), non certo nei termini proposti anche in maniera un po’ maldestra dal supermanager nelle ultime ore di mercato. Voto alto meritano anche le scoperte di giocatori come Kvaratskhelia e Kim, davvero molto interessanti. Interessante anche l’investimento su Raspadori. Sarà anche vero che, come dice Spalletti, non è facile sostituire la personalità di gente come Insigne, Koulibaly e Fabian Ruiz, ma è altrettanto vero che in queste prime giornate la squadra ha dimostrato di possedere una potenza di fuoco impressionante. Se fosse arrivato anche Navas il voto sarebbe salito a 8,5 ma c'è tempo ancora a gennaio. 

ROMA 7 – La scelta tra il 7,5 e il 7, ricaduta sulla seconda ipotesi, nasce dalla frase di Mourinho: “Servirebbe un altro difensore ma non ho il coraggio di chiederlo alla società”. Sotto il 7 non si potrebbe mai andare per il coraggio che i Friedkin hanno dimostrato nell’insistere con l’offerta a Dybala. Sembrava inverosimile che potesse arrivare un sì, invece il popolo giallorosso si sta godendo un giocatore che - ripetizione quasi necessaria - fa "davvero" godere. Per il resto, se si può trovare un piccolo difetto a questo mercato è l’età media un po’ alta dei nuovi, ma quando si mette una squadra in mano a Mourinho lo si fa con un solo scopo: alzare trofei. E il primo anno dello Special non è sfuggito a questa regola.

SALERNITANA 6,5 – Il mondo è dei sognatori e il presidente Danilo Iervolino fa parte orgogliosamente di questa categoria. Ha salvato la società prima dal fallimento e poi dalla serie B, adesso vorrebbe regalarle un po’ di tranquillità e qualche sogno, come quello di portare in Campania giocatori di grande nome. Ci ha provato con Cavani e con Batshuayi, ha convinto Piatek e Candreva. Ha anche iniziato bene la stagione con la prospettiva di giocarsi la salvezza in maniera meno angosciante della passata stagione.

SAMPDORIA 4,5 – Un’estate precaria, con una situazione societaria in divenire. Si è pensato soprattutto a vendere, con pochi innesti tipo Djuricic (a costo zero), con la partenza di qualche giocatore che l’anno scorso ha dato una grossa mano per l’ottenimento di una salvezza che sembrava disperata. Bilancio del club in netto attivo, ma situazione tecnica che non lascia tranquillo Giampaolo. In tutto questo, il pareggio interno contro la Lazio ha regalato ossigeno alla classifica. Da qui in poi si vedrà. L’arrivo in extremis di Pussetto dall’Udinese via Watford alza il voto da 4 a 4,5.

SASSUOLO 5,5 – Il giocattolo dell’anno scorso non è più lo stesso, perché Scamacca e Raspadori sono due attaccanti tutt’altro che semplici da sostituire. Carnevali ha puntato su Pinamonti che può essere un buon alter ego di Scamacca, adesso sono da vedere all’opera Alvarez, Antiste e Laurientè. Nella vetrina della gioielleria emiliana restano soprattutto Frattesi e Maxime Lopez, che hanno ricevuto parecchie attenzioni anche in questi mesi ma poi sono rimasti al loro posto.

SPEZIA 5,5 – Unico cambiamento sostanziale quello dell’allenatore, con il filosofo Luca Gotti che ha preso il posto di Thiago Motta, mai entrato in totale sintonia con la società e con la tifoseria spezzina. L’altra novità di rilievo è quella del portiere, con Dragowski che è arrivato dalla Fiorentina per sostituire Provedel passato alla Lazio. Usati sicuri sono quelli di Ekdal e Caldara, la scommessa è quella che è stata fatta su Daniel Maldini, ma visto che proprio a La Spezia ha segnato il suo primo gol in serie A, ecco che diventa un acquisto beneaugurante.

TORINO 6,5 – Certo un mese fa era inimmaginabile dare un buon voto a una squadra il cui direttore sportivo veniva filmato durante una furiosa lite con l’allenatore. Magari non è stata quella la causa scatenante, ma nelle ultime settimane il mercato granata si è infiammato. Sicuramente validi sono i due attaccanti Radonijc e Vlasic, fortemente voluti dall’allenatore Juric. Gli altri giocatori sono comunque funzionali per il tipo di squadra che ha in mente il vulcanico tecnico croato. E c’è chi scommette che il centrocampista turco Ilkhan, preso pagando la clausola di 4,5 milioni, diventerà a stretto giro di posta una delle rivelazioni di questo campionato. Karamoh preso all'ultimo minuto è una scommessa interessante. 

UDINESE 5,5 – Letti su un foglio di carta, i nomi dei giocatori presi dai Pozzo in questo mercato non danno grandi indizi sulle loro potenzialità e sulle chance di lottare per un posto nella parte intermedia della classifica. Sotto esame saranno soprattutto gli esterni, che hanno il compito di sostituire Molina (passato all’Atletico Madrid) e Soppy (all’Atalanta). Sulla sinistra invece resta il titolare Udogie, che è stato venduto al Tottenham ma è restato in prestito in Friuli. Su tutti gli altri garantiscono gli anni di grandi scoperte dello scouting bianconero.

VERONA 5 – Viene da immaginare che nell’ultimo mese e mezzo, Gabriele Cioffi si sia svegliato la mattina con il timore di andare al campo e trovare un giocatore in meno nello spogliatoio. Gliene hanno venduti parecchi, soprattutto in attacco (Caprari, Simeone, Barak, Cancellieri) ma anche in difesa (Casale). Sapeva bene che il suo compito sarebbe stato complicato. Forse non pensava che la difficoltà arrivasse al grado attuale. Certo Henry è un giocatore che a questi livelli può fare la differenza come l’ha fatta per una parte della stagione con la maglia del Venezia. Spetta adesso all’allenatore ribaltare questa idea.

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