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LA SVOLTA

Diritti TV, Lega Serie A unanime: ok ai fondi di private equity

Via libera dei 20 club alla creazione della media company

09 Set 2020 - 17:18

Svolta storica per la Lega Serie A: i 20 club, riuniti in assemblea a Milano, hanno dato il loro via libera alla creazione della media company, con conseguente ingresso dei fondi di private equity nella nuova società che verrà creata per la gestione dei diritti tv e commerciali. Le 20 società hanno votato all'unanimità a favore della creazione della media company.

 La votazione all'unanimità da parte dei 20 club è considerato un segnale di importante unità su un argomento così delicato. Un tema su cui ha puntato fin da subito il presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino. Nessuna decisione ancora sulle due offerte pervenute dalla cordata Cvc, Advent e Fsi (da 1,625 miliardi per il 10%) e dal duo Bain-Nb Renaissance (1,35 miliardi sempre per il 10%): la decisione è stata quella di approfondire le proposte di entrambe le cordate, per sceglierne una a breve. Bocciate invece le offerte di finanziamento. 

DAL PINO: "MEDIA COMPANY SFIDA COLOSSALE"
"Avanti con la media company anche senza i fondi". Lo ha detto Paolo Dal Pino, presidente della Lega Serie A, parlando in conferenza stampa al termine dell'assemblea che ha aperto all'ingresso dei fondi di investimento in una media company per la commercializzazione del diritti tv. "Abbiamo approvato la costituzione di una media company in partnership con un fondo, al verificarsi di una serie di condizioni da certificare al 100%. Se siamo a questo punto è perché abbiamo già fatto tanto lavoro. Abbiamo limitato l'analisi a chi seriamente per mesi ha lavorato a questo progetto", ha aggiunto. "La nostra visione non è diversa da quella di De Laurentiis, ma dobbiamo andare in velocità con una governance che funzioni e con un partner all'altezza. La parola inizio la diremo quando avremo un partner, al momento siamo su un cammino da finalizzare", ha spiegato il presidente della Lega sottolinendo poi che "con i fondi approfondiremo il piano industriale nei prossimi giorni. Ci saranno una serie di riunioni e comitati tecnici, ma sarà una cosa molto rapida con un esame approfondito di alcune tematiche". 

Il presidente Dal Pino ha poi ricordato che "il calcio è entertainment oltre ad essere un evento sportivo, è uno delle cose più amate dal pubblico guardando agli ascolti tv. Per creare autonomamente i contenuti bisogna investire in risorse, con una nuova struttura. È una sfida colossale, perché di fronte c'è un mercato che la tecnologia ha cambiato. In cui la fruizione dei contenuti è molto diversa rispetto solo a un anno fa. In cui marketing e distribuzione hanno avuto una accelerazione impressionante. La Lega ha lavorato per anni con intermediari, ma è ora che il valore resti in casa e non fuori". Sulla conflittualità fra i presidenti, che invece oggi si sono ritrovati compatti nel votare a favore della media company, Dal Pino ha detto: "Abbiamo dimostrato di avere difficoltà di governance. Ma non sono io che ho convinto nessuno, sono i presidenti che si sono convinti. Vedo difficile che qualcuno possa remare contro l'interesse complessivo".

Sull'impatto che la decisione odierna potrà avere sul bando per i prossimi diritti tv, Dal Pino ha detto: "Abbiamo preso una decisione, ora dobbiamo finalizzarla con la selezione di una delle 2 cordate con tempi che abbiamo ben presenti. Per legge il bando lo dobbiamo fare, lo faremo, ma questo è un processo che gestiremo rapidamente. Non siamo preoccupati". Infine Dal Pino ha rassicurato l'ad del Monza Adriano Galliani, preoccupato sulle disponibilità future derivante dall'ingresso dei fondi per i club neopromossi nelle prossime stagioni, ha detto: "Ha sollevato un tema chiaro, ma che riteniamo non sia ostativo rispetto al nostro progetto perché abbiamo soluzioni e risposte". 

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