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LA BRUTTA NOTIZIA

Dramma Bellugi, amputate entrambe le gambe dopo il Covid

Il 70enne ex difensore: "Mi ha tolto anche la gamba con cui feci gol al Borussia Moenchengladbach"

23 Dic 2020 - 10:52
 © italyphotopress

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Una brutta notizia scuote il mondo del calcio. Mauro Bellugi, 70 anni, ex calciatore di Inter, Bologna, Napoli e Pistoiese, ha subito l'amputazione di entrambe le gambe come conseguenza del Covid-19. "Mi ha tolto anche la gamba con cui feci gol al Borussia Moenchengladbach" ha raccontato in una video-chiamata con Luca Serafini per il sito altropensiero.net. L'amputazione di entrambi gli arti inferiori, afflitti da altre patologie, si è resa necessaria perché da tempo rappresentavano un punto debole.

Bellugi era stato ricoverato in ospedale il 4 novembre scorso perche' risultato positivo al Covid-19. Le sue condizioni di salute si sono aggravate nelle ultime settimane fino a richiedere l'intervento operatorio d'urgenza per complicanze sopraggiunte in seguito.

"Avevo male dappertutto, le gambe, la schiena. Una sera, anche ai piedi e non mi era mai successo. Mi levo i calzini e vedo che sono diventati neri come la pece. Così corro all'ospedale Monzino dal mio amico Piero Montorsi, interista matto, che mi guarda e mi dice: Mauro, inutile girarci intorno, se vuoi vivere bisogna tagliare, altrimenti puoi pure morire in due ore. Avevo la cancrena fino all'inguine e un male, no, davvero, non puoi capire che male". Bellugi racconta così in una intervista a 'Repubblica' l'amputazione della gambe.

"Sto sfogliando il catalogo delle protesi, voglio quelle di Pistorius! - ha aggiunto l'ex difensore nerazzurro - E penso all'automobile che guiderò senza le gambe. Esistono anche le protesi con i sensori. È come avere una specie di piede. Io non accetterei mai di essere superato da qualcuno per strada, io voglio ricominciare a trottare! Ma non chiedo tanto, non chiedo troppo, non esageriamo. In fondo, sono soltanto un vecchio calciatore in pensione: mi basta camminare da casa al ristorante e dal ristorante a casa". Il pensiero va poi ad Alex Zanardi. "Se penso mai a lui? Ogni santo giorno che Dio manda in terra. Però lui è un triplo supereroe, io sono solo un uomo con un po' di palle che si ispirerà ad Alex - ha concluso - E sono sicuro che lui uscirà dall'ospedale guarito e rimesso a nuovo, e continuerà a mostrarci come si vive".

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