Il portiere dei toscani ha accolto la famiglia nella sua casa di Udine, impegnandosi anche a trovare una scuola calcio per il piccolo
Un piccolo, grande gesto di solidarietà: Guglielmo Vicario ha deciso di impegnarsi in prima persona a sostegno della popolazione ucraina dopo lo scoppio della guerra e, nei giorni scorsi, ha accolto nella sua casa di Udine (città dove è nato) una donna e il suo bambino di otto anni in fuga dal conflitto. Milan e Hanna, questi i loro nomi, sono arrivati in Italia da Dnipro, mentre il papà del piccolo è rimasto in patria a combattere.
Il portiere dell'Empoli ha accolto personalmente la famiglia e ha regalato al piccolo la sua maglia numero 13, impegnandosi poi a cercargli una scuola calcio per consentirgli di continuare a inseguire il suo sogno di giocare a pallone, lontano dagli orrori della guerra.