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Gli uomini di Baroni non riescono a sfondare il bunker bulgaro. Manca anche un rigore su Isaksen
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Dopo quattro vittorie consecutive, la Lazio rallenta il passo in Europa League ma si qualifica aritmeticamente agli ottavi. Nella quinta giornata della fase a girone unico la squadra di Baroni pareggia 0-0 col Ludogorets. All'Olimpico nel primo tempo i bulgari difendono con tanti uomini e i biancocelesti non riescono a sfondare con Dia. Nella ripresa poi Baroni prova a dare la svolta con i cambi, ma la Lazio non riesce ad andare a segno. Nel finale proteste per un contatto in area tra Marcus e Isaksen e un destro di Guendouzi si stampa sulla traversa.
LA PARTITA
In vetta alla classifica a punteggio pieno, come da copione in Europa League Baroni mescola le carte e fa sette cambi rispetto alla vittoria col Bologna. Davanti a Mandas, in difesa ci sono Marusic, Gigot, Patric e Pellegrini, in mediana invece confermati Guendouzi e Vecino a supporto del "tridente" Tchaouna-Dia-Pedro alle spalle di Noslin. Scelte a cui Jovicevic risponde piazzando Naressi a protezione di Witry, Kurtulus, Almeida e Son e puntellando il centrocampo con Marcus, Chochev, Duarte e Gropper dietro all'unica punta Rwan. Subito padrona del possesso, in avvio è la Lazio a fare il match manovrando con tanti uomini e cercando la superiortà sugli esterni. Alta e in pressione, la squadra di Baroni costruisce da dietro e dialoga bene nello stretto, ma con pochi spazi tra le linee fatica a sfondare per vie centrali e rischia su un paio di ripartenze del Ludogorets disinnescate da Marusic e Gigot. Attenta nelle marcature, la squadra di Jovicevic invece fa densità al limite abbassando Gropper e Duarte, chiude tutte le linee di passaggio in verticale e si appoggia a Rwan per provare a sorprendere la retroguardia biancoceleste in contropiede. Un sinistro di Tchaouna dal limite termina fuori, poi Noslin non trova la porta dopo un inserimento in area di Pedro e Pellegrini risolve una situazione pericolosa su un'altra ripartenza dei bulgari. Con gli spazi intasati e la Lazio troppo lenta e prevedibile in manovra, fino alla mezz'ora di gioco il match resta bloccato sulla trequarti del Lodogorets e non si registrano grandi occasioni, poi nel finale del primo tempo Dia prova a dare la spallata alla gara, ma Banmann risponde presente due volte e le squadre rientrano negli spogliatoi sul risultato inchiodato sullo 0-0.
A caccia di idee e dinamismo, nella ripresa Baroni sostituisce Pellegrini, Tchaouna e Dia con Lazzari, Isaksen e Castellanos. E con più gamba la Lazio prova a cambiare l'inerzia e il tema tattico della gara manovrando in ampiezza. Da una parte un'incornata di Chochev termina alta, dall'altra invece Banmann blocca un destro dal limite di Pedro e Lazzari non trova la porta da buona posizione dopo l'ingresso in campo di Rovella al posto di Vecino. Più aggressiva nei duelli e rapida nello scambio, la Lazio aumenta i giri in mediana, cerca gli esterni e spinge. Un tentativo dalla distanza di Lazzari finisce fuori, poi Banmann blocca un destro debole di Marusic e l'arbitro Strukan lascia correre su un contatto nell'area del Ludogorets tra Marcus e Isaksen anche dopo la revisione a bordocampo. In pressione, la Lazio fa entrare anche Zaccagni e attacca a testa bassa, ma presta anche il fianco alle ripartenze del Ludogorets. Isaksen ferma Duah lanciato in contropiede, poi un bolide di Guendouzi si stampa sulla traversa e nel finale un destro di Castellano esce di poco chiudendo la gara in bianco. All'Olimpico la Lazio sbatte contro il Ludogorets, ma resta in vetta a quota 13 punti e si qualifica agli ottavi.
LE PAGELLE
Guendouzi 6,5: corre, ringhia, porta palla e si esibisce anche in un paio di cambi di gioco col contagiri, ma le sue giocate e la sua solidità non bastano per sfondare il bunker bulgaro
Noslin 5,5: inizia la gara vestendo i panni della punta centrale con poca cattiveria e fisicità e davanti la Lazio fatica ad appoggiarsi in verticale. Poco brillante anche dopo l'ingresso di Castellanos
Tchaouna 5: impreciso nel palleggio e poco lucido nelle scelte. Va al trotto, non spinge e dalla sua parte la Lazio nel primo tempo non riesce a far valere il divario tecnico con l'avversario nelle giocate individuali. Baroni lo sostituisce nell'intervallo
Rwan 6: fa reparto da solo cercando di difendere palla e attaccare la profondità in ripartenza, ma la Lazio dietro è solida e non si passa. Fisicità e tecnica discreta
Naressi 6: si piazza davanti alla difesa a fare filtro e prova a far valere la tecnica nelle ripartenze. Prova concreta e attenta
IL TABELLINO
LAZIO-LUDOGORETS 0-0
Lazio (4-2-3-1): Mandas; Marusic, Gigot, Patric, Pellegrini (1' st Lazzari); Guendouzi, Vecino (16' st Rovella); Tchaouna (1' st Isaksen), Dia (1' st Castellanos), Pedro (35' st Zaccagni); Noslin.
A disp.: Provedel, Furlanetto, Dele-Bashiru, Romagnoli, Gila, Di Tommaso, Milani. All.: Baroni
Ludogorets (4-1-4-1): Banmann; Witry, Kurtulus, Almeida, Son (36' st Camara); Naressi; Marcus, Chochev (44' st Piotrowski), Duarte, Gropper (36' st Yordanov); Rwan (23' st Duah).
A disp.: Padt, Hristov, Terziev, Rusev, Verdon. All.: Jovicevic
Arbitro: Strukan
Marcatori: -
Ammoniti: Pellegrini, Tchaouna, Gigot, Rovella, Patric, Isaksen (La): Witry, Naressi (Lu)
Espulsi: -