Dopo il turno di riposo contro il Venezia, il tecnico recupera Hummels e Paredes. Due nuovi acquisti non sono in lista-Uefa
Dopo il difficile mercoledì di Champions League, che ha visto cadere Atalanta e Milan, l'Italia calcistica prosegue la sua rincorsa al quinto posto nella prossima Champions League e si affida alla Roma. I giallorossi hanno di fronte una durissima sfida, per passare il turno e centrare gli ottavi di Europa League, ma Ranieri può contare su Dybala e Hummels. Alle 21 il calcio d'inizio all'Estádio do Dragão, contro un Porto in risalita.
La giornata di ieri è stata un'autentico incubo per l'Italia calcistica, che ha assistito a un doppio ko: Milan sconfitto dal Feyenoord (1-0) e Atalanta beffata a Bruges, con quel rigore inesistente e le polemiche nel post-gara. Serve rifarsi per continuare a inseguire il quinto posto in Champions League e il nostro calcio si aggrappa a un risultato positivo della Roma, che vuole confermare la sua tradizione europea e centrare gli ottavi di Europa League. I giallorossi sono stati sfortunati nel sorteggio, dopo la rimonta avvenuta nell'ultimo turno della League Phase e quel successo determinante contro l'Az Alkmaar.
Di fronte si troveranno infatti il Porto, una nobile del calcio europeo, che non sta però attraversando il suo miglior momento. I Dragões sono in terzi in campionato (-12 dallo Sporting) e hanno rischiato fortemente l'eliminazione nel girone unico, riacciuffando la qualificazione solo in extremis nel primo anno da presidente di André Villas-Boas. Quest'ultimo è stato costretto a cambiare allenatore, sostituendo Vitor Bruno (ex vice di Sergio Conceiçao) con un'autentica scommessa in campo europeo: Martin Anselmi, vincitore della Copa Sudamericana con l'Independiente del Valle ed ex Cruz Azul, ha avuto un ottimo impatto. Il suo Porto si è subito risollevato con un 3-4-2-1 granitico e il talento del classe 2007 Rodrigo Mora, e ha fermato lo Sporting sull'1-1 nel weekend: i Dragoes, che non potranno schierare Marcano e Grujic, si appoggiano alle reti di Samu Omorodion. L'ex Granada e Atletico Madrid ha segnato 13 gol in campionato e 5 in Europa League, uno ogni 118': è lui l'osservato speciale per la Roma e la sua difesa. L'undici dovrebbe essere lo stesso visto contro lo Sporting, con Tiago Djalò e Nehuen Perez ad affiancare Zé Pedro nel terzetto davanti a Diogo Costa. Sulle fasce Joao Mario (non l'ex Inter) e Francisco Moura, in mezzo Varela ed Eustaquio con Rodrigo Mora e Pepé sulla trequarti.
La Roma, che non potrà schierare i neoacquisti Salah-Eddine e Gourna-Douath (fuori lista) oltre all'acciaccato Rensch, arriva a sua volta alla sfida in grande condizione fisica e mentale. Nell'1-0 contro il Venezia, Ranieri ha fatto ruotare gli uomini e ha gestito le energie. Emblematica la gestione di Paredes e Hummels, in vacanza e assenti per consentire loro di riprendersi ed essere al 100% in Europa: al tedesco toccherà l'ingrato compito di marcare Omorodion, al suo fianco Mancini e N'Dicka. Torna Saelemaekers sulla corsia destra, con Angeliño intoccabile sull'altra fascia. In mezzo la cerniera composta da Manu Koné e dal già citato Paredes, panchina per Pisilli e Cristante. La tentazione di schierare Soulé è stata subito accantonata da Ranieri, che rilancerà tutti i big nel suo 3-4-2-1: Dovbyk unica punta, Dybala e Pellegrini alle sue spalle. La Roma punta a non perdere nel match d'andata, magari compiendo l'impresa, per poi sfruttare l'Olimpico al ritorno. Lo stadio ha spesso fatto la differenza nelle imprese europee dei giallorossi.